MILANO – Una satira cinese del comunismo, una rielaborazione del mito di Robin Hood ambientata nella Repubblica del Congo e un romanzo di formazione ambientato in una Gerusalemme ancora frammentata sono alcune delle storie raccontate nei tredici libri finalisti del Man Booker International Prize, secondo quanto riporta il “Guardian“.
13 PAESE E 11 LINGUE – I libri selezionati provengono da 13 diversi paesi e sono scritti in 11 diverse lingue. Due provengonoย da Israele, gli altri dall’Islanda, dall’Europa, dalla Cina, dall’Albania, dall’Argentina. Il premio, che mira a celebrare il miglior romanzo internazionale tradotto in lingua inglese, consiste in 50.000 sterline, che vanno poi suddivise tra eventuali autori e traduttori. Tra questi romanzi verranno selezionati i sei che il 20 aprile passeranno alla seconda fase del premio, e uno di questi seiย verrร poi eletto vincitoreย in una cerimonia a Londra il 14 giugno. Ecco i 13 romanzi finalisti al Man Booker International Prize.
“Bussola”ย di Mathias รnard (France)
“Guerra e trementina” diย Stefan Hertmans (Belgium)
“I pesci non hanno gambe” diย Jรณn Kalman Stefรกnsson (Iceland)
“Giuda” diย Amos Oz (Israel)
“Swallowing Mercury” diย Wioletta Greg (Poland)
“A Horse Walks Into a Bar” diย David Grossman (Israel)
“The Unseen”ย di Roy Jacobsen (Norway)
“The Traitorโs Niche” diย Ismail Kadare (Albania)
“The Explosion Chronicles” diย Yan Lianke (China)
“Black Moses” diย Alain Mabanckou (France)
“Bricks and Mortar” diย Clemens Meyer (Germany)
“Mirror, Shoulder, Signal” diย Dorthe Nors (Denmark)
“Fever Dream” di Samanta Schweblin (Argentina)