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I consigli di Louisa May Alcott a un’aspirante scrittrice

La povertà, la fatica e l'inaspettato successo. Louisa May Alcott si racconta in una lettera a un'aspirante scrittrice

MILANO – Quando Louisa May Alcott pubblicò nel 1868 Piccole Donne non aveva idea che quel romanzo sarebbe diventato un classico intramontabile, nonché il libro preferito di milioni di ragazze in tutto il mondo. Al contrario, si riteneva incapace di scrivere storie per ragazzi e aveva scritto Piccole Donne solo a causa di pressioni del suo editore, certa che sarebbe stato un flop editoriale. Si sbagliava di grosso.

Il pubblico americano si appassionò immediatamente alle avventure di Jo, Meg, Beth e Amy, e la Alcott diventò un punto di riferimento per la narrativa per ragazze. Tantissimi aspiranti scrittori e scrittrici le scrivevano lettere, sottoponendole i loro racconti e chiedendole consigli su come diventare autori di successo. Di seguito riportiamo la risposta di Louisa May Alcott a una di queste lettere, datata Natale 1868, in cui l’autrice con toni disincantati racconta del suo mestiere di scrittrice e dà alcuni consigli di scrittura.

La lettera è molto interessante perché rivela alcuni tratti della personalità dell’autrice di Piccole Donne. Umilità e perseveranza, innanzitutto. Louisa May Alcott si è sudata il successo, scrivendo tanto e accettando le sconfitte senza perdersi d’animo. Ma anche pragmatismo: senza troppi fronzoli rivela che per lei scrivere è un mestiere, che le serve a guadagnarsi da vivere, visto che ha scelto di non sposarsi e mantenersi autonomamente fin da quando ha sedici anni (chapeau, se si pensa che siamo nel 1848). Ma soprattutto, altruismo e bontà: poter finalmente essere in grado di aiutare economicamente la sua famiglia è per lei il successo più prezioso.

“Cara Miss Churchill,
le posso dire quello che dico sempre ai numerosi scrittori che mi chiedono consiglio – non c’è una strada facile per diventare autori di successo. È un obiettivo che deve essere guadagnato attraverso un lungo e faticoso travaglio, molte delusioni, incertezze e sfide. Il successo è spesso un accidente fortuito che capita a persone che non lo meritano, mentre ad altri tocca attendere e sperare finché non se lo saranno guadagnato. E quest’ultimo è il successo migliore, nonché il più durevole nel tempo.

Per vent’anni ho lavorato con stipendi da fame, poco conosciuta al pubblico e senza ambizioni personali al di fuori di guadagnarmi da vivere, dal momento che ho scelto di provvedere a me stessa fin da quando avevo sedici anni. Questo lungo periodo di prova è stato utile, e quando ho scritto Hospital Sketches* al capezzale dei giovani soldati immaginando di scrivere delle lettere a casa non avevo idea di stare compiendo i primi passi verso la fama. Mi è quasi costato la vita, ma ho scoperto che il segreto per conquistare e toccare il cuore del pubblico è raccontare gli incidenti comici e commoventi della vita.

Ho scritto Piccole donne mentre ero malata, con l’unico scopo di provare (all’editore, N.d.R) che non ero in grado di scrivere libri per ragazze. Il mio editore lo trovava noioso, io pure, e non speravo di ricavarci nulla. Abbiamo scoperto di esserci sbagliati, e da quel momento, anche se non mi diverto a scrivere “storie morali” per ragazzi, lo faccio perché paga bene. Ma il successo più prezioso per me è stato riuscire a rendere felice la mia cara madre nei suoi ultimi anni di vita, e potermi prendere cura della mia famiglia. Tutto il resto alla lunga stanca, e ha ben poco valore in confronto alla consapevolezza di poter essere una Provvidenza terrena per coloro che amo.

Il successo più prezioso è stato potermi prendere cura della mia famiglia.

Spero che questa gioia possa toccare anche a te, e penso che accadrà, perché te la cavi bene e i tuoi racconti sono migliori di molti altri che mi vengono mandati. Preferisco i più brevi: le storie che parlano di vita casalinga o di bambini funzionano bene, e la [casa editrice] Youth’s Companion paga bene. Loring non mi piace, perché non è né onesto né educato. Ho avuto accordi con lui e lo so bene. Prova Roberts Brothers, al numero 299 di Washington Street. Sono molto gentili e corretti, e se il libro gli piace ti daranno un’occasione.
Con i migliori auguri per un prospero e felice Anno Nuovo, con affetto

L.M.A.”

*Durante la guerra di Secessione, Louisa May Alcott lavorò come infermiera allo Union Hospital di Georgetown. Dalle lettere inviate alla famiglia durante le sei settimane da volontaria trasse le tragicomiche avventure dell’infermiera militare Tribulation Periwinkle, pubblicate con il titolo Hospital Sketches nel 1863. Fu proprio quel libro ad attirare le prime recensioni positive da parte della critica.

Via: Lithub

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