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Salone del libro 2013: la partenza e la quattro stagioni di Torino

Come promesso eccomi qui a raccontarvi il mio primo giorno al Salone del Libro di Torino. La giornata é iniziata presto. No, che dico, prestissimo!

Come promesso eccomi qui a raccontarvi il mio primo giorno al Salone del Libro di Torino. La giornata é iniziata presto. No, che dico, prestissimo!

Sveglia alle 4,30 per prendere il regionale della 6,05 che mai come ieri era in perfetto orario tanto che sono arrivata in stazione poco prima delle sette ed il Frecciarossa partiva alle 8 in punto!

Perché così tanto anticipo? Chiedetelo a quello che tra poco più di un anno sarà mio marito e alla sua paura incontrollabile di arrivare in ritardo.

Colazione super abbandonante, un giro veloce per prendere qualche snack per il viaggio (leggi derrate alimentari che sfamerebbero l’intero Piemonte) e poi via sul Frecciarossa, é ora di partire per me, Francesco, Claudio e Diego.

Se avete letto la mia Guida alla sopravvivenza al Salone sapete bene che il primo pomeriggio é il momento perfetto per entrare al Salone. La fila é praticamente inesistente anche se ad attenderci c’erano le quattro stagioni di Torino.

Sempre se avete letto il manuale sono sicura che non vi sarà sfuggita una delle caratteristiche fondamentali di questa città: la mutevolezza del tempo.

L’altro giorno il Po ha straripato e ieri era prevista pioggia. Per fortuna quando ha iniziato a piovere eravamo al sicuro nel Ligotto ma una volta usciti fuori siamo stati travolti dalla solita alternanza di stagioni per cui, nell’arco di pochissime ore, siamo passati dall’estate, all’autunno e, verso sera, ci ha fatto compagnia un bel venticello dal sapore invernale.

All’ingresso del Salone ho notato immediatamente il nuovo allestimento del padiglione 1 e subito ho fatto la prima scoperta: lo stand di Edizioni Comunità che ripropone, integralmente, il carteggio di Adriano Olivetti (per inciso ho acquistato Il mondo che nasce, un’antologia con qualche scritto inedito).

Ma non c’é tempo per soffermarsi ci sono tantissimi stand da visitare e nuovi libri che mi attendono e tra uno stand e l’altro tantissime persone da salutare come Chiara Beretta Mazzotta di Bookblister.

Non posso non passare da Isbn Edizioni e dare un’occhiata ai nuovi vinili che hanno tutto il sapore della cultura pop (la mia scelta é ricaduta su Cina a cura di Frank Meinshausen) e poi, per assecondare la mia passione per i graphic novel, dovevo dare un’occhiata anche da BeccoGiallo e Tunué ed in particolar modo a Occupy Wall Street di Stephanie McMillan e a Rughe di Paco Roca che tra poco sarà al cinema anche nel nostro paese.

Un giro veloce da edizioni E/O e trovare, in un sol colpo, Massimo Carlotto e Amara Lakhous che in questi giorni presenta il suo Contesa per un maialino italianissimo a San Salvario.

A proposito di San Salvario é quasi ora di cena e pensiamo proprio di andare da quelle parti per un aperitivo o, come va di moda qui, un’apericena. La nostra scelta ricade su Diwan: ottimo spritz e cena a buffet da leccarsi i baffi.

Questa giornata é finita, finalmente, adesso un pò di meritato riposo per ricaricare le batteria in vista di domani.

Siete stati al Salone del Libro? Raccontatemi delle vostre scoperte letterarie! Vi aspetto sempre qui su Blogario.

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