Sei qui: Home » Libri » Antonio Manzini il best-seller italiano che conquista lettori e pubblico Tv

Antonio Manzini il best-seller italiano che conquista lettori e pubblico Tv

Oggi celebriamo il compleanno di Antonio Manzini, grande scrittore italiano e padre di uno dei personaggi9 più amati in TV, Rocco Schiavone

Buon compleanno ad Antonio Manzini. Il 7 agosto 1964 nasceva Roma, il creatore di Rocco Schiavone, personaggio che ha conquista i lettori e anche il pubblico televisivo grazie alla serie televisiva trasmessa dalla Rai.

I Libri di Antonio Manzini

Antonio Manzini, scrittore e sceneggiatore, ha pubblicato Sangue marcio (2005), La giostra dei criceti (2007) e Gli ultimi giorni di quiete (2020). La serie con Rocco Schiavone è iniziata con Pista nera (Sellerio, 2013) cui sono seguiti La costola di Adamo (2014), Non è stagione (2015), Era di maggio (2015), Cinque indagini romane per Rocco Schiavone (2016), 7-7-2007 (2016), Pulvis et umbra (2017), L’anello mancante (2018).

Cinque indagini di Rocco Schiavone (2018), Fate il vostro gioco (2018), Rien ne va plus (2019), Ah l’amore l’amore (2020), Vecchie conoscenze (2021) e Le ossa parlano (2022). In altra collana di questa casa editrice ha pubblicato Sull’orlo del precipizio (2015) e Ogni riferimento è puramente casuale (2019). .

Approdato da poche settimane in libreria, “ELP” è il nuovo avvincente libro di Antonio Manzini, che sancisce il ritorno del vicequestore Rocco Schiavone. Scopriamo di più sulla novità che si attesta al primo posto nella classifica dei libri più venduti in Italia.

“ELP” ecco la trama dell’ultimo libro di Antonio Manzini

Non si fa che parlare dell’ELP, l’Esercito di Liberazione del Pianeta. Il vicequestore Rocco Schiavone guarda con simpatia mista al solito scetticismo ai gesti clamorosi di questi disobbedienti che liberano eserciti di animali d’allevamento in autostrada. Semmai è incuriosito dal loro segno di riconoscimento che si diffonde come un contagio tra ragazze e ragazzi.

La vera violenza sta però da un’altra parte e quando Rocco viene a sapere di una signora picchiata dal marito non si trattiene, «come una belva sfoga la sua rabbia incontenibile»: «un buon suggerimento» per comportamenti futuri. Solo che lo stesso uomo l’indomani viene trovato ucciso con un colpo di pistola alla fronte. Uno strano assassinio, su cui Schiavone deve aprire un’inchiesta da subito contorta da fatti personali (comici e tragici).

Per quanto fortuna voglia che facciano squadra clandestinamente anche i vecchi amici senza tetto né legge di Trastevere, Brizio e Furio, che corrispondono al suo naturale sentimento contro il potere. Nel caso è implicata una società che sembra una pura copertura. Ma dietro questa copertura, qualcosa stride e fa attrito fino a bloccare completamente Rocco sull’orlo della soluzione del caso.

Intanto crescono in aggressività gli atti dell’ELP fino a un attentato che provoca la morte di un imprenditore di una fabbrica di pellami. Indagando, Rocco si rende conto che forse, dal punto di vista della sensibilità ambientale, sullo stabilimento non c’è molto da ridire. Ma perché i «simpatici» ambientalisti sono giunti a tanto?

ELP è particolarmente narrativa e mette sotto un unico segno due casi e due inchieste. Le riunisce lo sfondo di calda attualità sociale. Anche il brusco vicequestore è più ombroso e stanco, sente più acutamente quanto importante sia l’amicizia, e deve investire nell’indagine tutta la sua irruente e sincera passionalità, e tutta la tenerezza della sua invincibile malinconia.

Rocco Schiavone il vicequestore creato dalla penna di Antonio Manzini

Il personaggio nato dalla penna di Antonio Manzini è un poliziotto romano che vive e pensa fuori dagli schemi. Dal carattere burbero e irascibile, Schiavone soffre tutto ciò che ha a che vedere con l’ordine, la linearità e le regole. Strano che proprio lui sia diventato un poliziotto, e che svolga le sue mansioni dando prova di grandi abilità!

Nei libri di Antonio Manzini, così come nella serie diretta da Simone Spada, Rocco Schiavone si misura con casi e misteri che hanno luogo nel territorio di Aosta, luogo in cui viene trasferito da Roma per motivi disciplinari. Con un passato tutt’altro che sereno e il fantasma della moglie morta che lo perseguita senza dargli tregua, Schiavone cerca di risolvere al tempo stesso i casi in cui si imbatte e la sua stessa vita.

Aosta sembra una città tranquilla, un posto in cui nulla di torbido potrebbe mai offuscare le acque cristalline della legalità. Invece, Rocco scopre che dietro l’apparenza si cela una coltre di mistero, casi intricati da risolvere e tante persone di malaffare che si aggirano nei dintorni.

Rocco Schiavone è il frutto di Antonio Manzini è l’attore, sceneggiatore e scrittore scrivendone i romanzi e i racconti. I suoi libri sono pubblicati da Sellerio editore e raccontano appunto le vicende del vicequestore romano Rocco Schiavone nella città di Aosta. Di seguito vi proponiamo tutti i romanzi che hanno ispirato la serie tv.

Antonio Manzini la serie Tv che ha conquistato il pubblico

La prima stagione di Rocco Schiavone

Semisepolto in mezzo a una pista sciistica sopra Champoluc, in Val d’Aosta, viene rinvenuto un cadavere. Sul corpo è passato un cingolato in uso per spianare la neve, smembrandolo e rendendolo irriconoscibile. Poche tracce lì intorno per il vicequestore Rocco Schiavone da poco trasferito ad Aosta: briciole di tabacco, lembi di indumenti, resti organici di varia pezzatura e un macabro segno che non si è trattato di un incidente ma di un delitto.

Semisepolto in mezzo a una pista sciistica sopra Champoluc, in Val d’Aosta, viene rinvenuto un cadavere. Sul corpo è passato un cingolato in uso per spianare la neve, smembrandolo e rendendolo irriconoscibile. Poche tracce lì intorno per il vicequestore Rocco Schiavone da poco trasferito ad Aosta: briciole di tabacco, lembi di indumenti, resti organici di varia pezzatura e un macabro segno che non si è trattato di un incidente ma di un delitto.

Una vetta valdostana ha inghiottito per sempre uno scalatore: Rocco Schiavone, il poliziotto romano creato da Antonio Manzini con un cuore tenero sotto strati di scuro, deve salire dove mai vorrebbe per vedere la montagna assassina.

Il primo racconto- che dà il nome all’intera raccolta ed è ampio poco meno che un romanzo breve – ha un inizio macabro, quasi horror: al cimitero, dentro una cappella gentilizia, viene trovato un cadavere sconosciuto disteso sopra la bara di un’altra; unico indizio uno strano anello nuziale.

C’è un’azione parallela, in questa inchiesta del vicequestore Rocco Schiavone, che affianca la storia principale. È perché il passato dell’ispido poliziotto è segnato da una zona oscura e si ripresenta a ogni richiamo. Come un debito non riscattato. Come una ferita condannata a riaprirsi.

“Mettilo agli atti, Italo. In una notte di maggio, alle ore una e dieci, al vicequestore Rocco Schiavone piomba addosso una rottura di decimo grado!”. Gli agenti del commissariato di Aosta, che stanno imparando a convivere con la scorza spinosa che ricopre il suo cuore ferito, scherzano con la classifica delle rotture del loro capo, in cima alla quale c’è sempre il caso su cui sta indagando.

La seconda stagione 

Qui siamo alcuni anni prima, quando la moglie di Rocco Schiavone, Marinac, non è ancora diventata il fantasma del rimorso di Rocco: è viva, impegnata nel lavoro e con gli amici, e capace di coinvolgerlo in tutti gli aspetti dell’esistenza. Prima di cadere uccisa. E qui siamo quando tutto è cominciato.

In “Pulvis et umbra” due trame si svolgono in parallelo. Ad Aosta si trova il cadavere di una trans. A Roma, in un campo verso la Pontina, due cani pastore annusano il cadavere di un uomo che porta addosso un foglietto scritto. L’indagine sul primo omicidio si smarrisce urtando contro identità nascoste ed esistenze oscurate. Il secondo lascia un cadavere che puzza di storie passate e di vendette. In entrambi Schiavone è messo in mezzo con la sua persona.

Rocco-Schiavone-leroe-extra-ordinario-che-piace-agli-italiani

Torna Rocco Schiavone, l’eroe extra-ordinario che piace agli italiani

Torna in tv con due nuovi episodi Rocco Schiavone, il poliziotto romanaccio e maleducato tratto dai romanzi di Antonio Manzini

 

Rocco Schiavone, la terza stagione

Rocco Schiavone, il truce tenerissimo vicequestore creato da Antonio Manzini è alle prese con il caso di un innocuo eremita trovato morto in una chiesetta abbandonata in alta quota.

Il Capodanno del vicequestore Rocco Schiavone non potrebbe essere più ruvido: a martellate è stato spaccato il cranio di un pensionato-barbone. Unico testimone un altro barbone. E in più è in attesa di un trasferimento punitivo

Continua il racconto delle peripezie di un personaggio che vale la pena di conoscere: Rocco Schiavone, un coriaceo malinconico che evolve e cambia nel tempo, mentre lavora, ricorda, prova pietà e rabbia, sistema conti privati e un paio di affari. E in questo romanzo, duro, inquietante, ad altissima tensione, l’omicidio di un pensionato del casinò di Saint-Vincent lo spinge nel mondo della ludopatia e del gioco d’azzardo.

La quarta stagione 

Scompare, letteralmente nel nulla, un furgone portavalori. Era carico di quasi tre milioni, le entrate del casinò di Saint-Vincent. Le dichiarazioni di una delle guardie, lasciata stordita sul terreno, mettono in moto delle indagini abbastanza rutinarie per rapina. Ma nell’intuizione del vicequestore Rocco Schiavone c’è qualcosa ― lui la chiama «odore» ― che non si incastra, qualcosa che a sorpresa collega tutto a un caso precedente che continua a rodergli dentro.

Rocco Schiavone, vicequestore ad Aosta, è ricoverato in ospedale. Un proiettile lo ha colpito in un conflitto a fuoco, ha perso un rene ma non per questo è meno ansioso di muoversi, meno inquieto. Negli stessi giorni, durante un intervento chirurgico analogo a quello da lui subito, un altro paziente ha perso la vita: Roberto Sirchia, un ricco imprenditore che si è fatto da sé. Un errore imperdonabile, uno scandalo clamoroso.

La quinta stagione di Rocco Schiavone (2023)

La Quinta stagione di una delle serie televisive italiane di successo ha visto 4 episodi.

Il viaggio continua

A Chamonix, al confine tra Francia e Italia, nella neve viene ritrovato il cadavere di un uomo ma Rocco Schiavone decide di prendere tempo e “scarica” il cadavere in territorio francese pensando di non dover più occuparsi del caso. Il vicequestore viene però chiamato a confrontarsi con la collega francese Isabelle Baldaccini che gli racconta di aver scoperto che la vittima è un libraio di Lione e che nelle sue tasche aveva i documenti della guida italiana Alessio Ronc il quale però durante l’interrogatorio nega di sapere qualcosa.

Schiavone interroga poi due operai della funivia che ammettono di aver trovato il cadavere e di averlo spostato in territorio italiano. Dopo aver vinto una partita a calcio tra colleghi, alla quale assistono anche gli amici romani Furio e Brizio, il vicequestore capisce che ad aver assassinato il libraio è stato uno dei due operai che aveva cercato di incastrare il collega.

Chi parte e chi resta

Nel proprio appartamento viene ritrovata morta Sofia Martinet, una vecchia professoressa di storia dell’arte divorziata da tempo. Schiavone sospetta da subito del figlio Gianluca Cardelli che non era in buoni rapporti con la madre ma scopre che l’uomo aveva solo rubato dei libri in casa della donna da dove era scappato dopo averla trovata agonizzante.

Rocco, dopo essere stato lasciato da Sandra, entra in conflitto anche con Italo perché è preoccupato che sia ancora dipendente dal gioco d’azzardo. Si scopre che Deruta è omosessuale: in un flashback della sua adolescenza in Sardegna viene deriso dai suoi amici per questo motivo e oggi in panificio di notte non va ad aiutare la moglie ma Federico, il suo compagno. Inoltre la casa di Sebastiano a Roma è stata messa sotto sopra da qualcuno. Gabriele invece è partito con Cecilia per Milano dove la madre ha trovato un nuovo lavoro.

Punti di vista

Schiavone continua a indagare sul caso della signora Martinet e grazie a Federico, il fidanzato di Deruta, che ha fatto coming out con i colleghi, capisce che Dario, il figlio autistico di Rebecca Fosson, vicina di casa della vittima, ha sentito qualcuno parlare in tedesco nell’appartamento della donna. Risale quindi al professor Karl Richter che per tanti anni era stato collaboratore della Martinet e che finisce per confessare.

Nel frattempo Italo continua ad ignorare Rocco il quale riceve a sorpresa la visita dell’amico Sebastiano, scappato dai domiciliari.

Vecchie conoscenze

Sebastiano racconta a Rocco che Enzo Baiocchi è in Svizzera e confessa di aver dissotterrato il corpo del fratello Luigi e di averlo gettato in mare per togliergli un peso. Rocco decide quindi di nascondere l’amico nell’appartamento di Deruta.

Il procuratore Baldi viene contattato da Enzo Baiocchi il quale gli vuole consegnare dei documenti importanti e così il magistrato si reca al suo albergo vicino alla frontiera insieme a Schiavone ma il malavitoso viene ritrovato morto nella sua stanza; intanto Sebastiano è scomparso. Ad indagare sul caso ci sono anche il vicequestore Ciasullo della Questura di Varese e la PM Pagani.

Schiavone e Baldi interrogano subito i dipendenti dell’albergo della dogana, i portieri Lippi e Delicato e la donna delle pulizie Luigina Casale. Schiavone sa bene che non può essere stato l’amico ad uccidere Baiocchi e chiede a Sandra Bucellato di scrivere un articolo d’inchiesta con alcuni suoi suggerimenti come quello di gettare ombre su Riccardo Mastrodomenico, alto dirigente della polizia che secondo lui avrebbe arrestato Baiocchi senza arrivare ai pesci grandi.

Furio e Brizio, che in fretta e furia erano arrivati da Roma per aiutare Rocco, intimidiscono Luigina la quale finisce per confessare di aver intravisto l’assassino di Baiocchi nell’albergo. Poco lontano dall’albergo viene ritrovato il cellullare di Baiocchi che è stato completamente svuotato ma le impronte digitali trovate sull’apparecchio risultano essere di Sebastiano.

Rocco racconta a Sandra che Mastrodomenico ce l’ha con lui da quando lo ha fatto trasferire ad Aosta, facendolo poi spiare da Caterina Rispoli, per il fatto di aver arrestato e picchiato il figlio di un sottosegretario cui era vicino. Schiavone fa presente a Baldi che il cellulare ritrovato appartiene effettivamente a Sebastiano e che il suo appartamento è stato messo sotto sopra da ignoti, probabilmente poliziotti o Carabinieri senza divisa.

Il Questore Costa convoca Schiavone dicendogli, in presenza di Mastrodomenico, che Sebastiano sarebbe scappato all’estero con un passaporto rubato alla Questura di Aosta dopo aver ucciso Baiocchi e che lui è sospettato di essere suo complice; Schiavone risponde a muso duro a Mastrodomenico negando di essere coinvolto e dicendo che la dinamica dell’omicidio Baiocchi e della presunta fuga di Sebastiano è poco chiara.

Poco dopo Baldi avverte Schiavone del fatto che nel bagno di un autogrill è stato ritrovato il cadavere di un uomo e che non molto lontano è stata fatta ritrovare anche la pistola che ha ucciso Baiocchi; Luigina dice a Brizio e Furio che si tratta dell’uomo visto nell’albergo.

Caterina Rispoli chiama Rocco chiedendo di incontrarlo: l’ex collega gli racconta che ad uccidere Baiocchi è stato Flavio Vinciguerra, ex NOCS, e gli consegna i documenti che erano in possesso del malavitoso e che riguardano il traffico di cocaina su cui indagava nel 2007, controllato segretamente da Mastrodomenico, un deputato e un sottosegretario ed ecco perché Schiavone fu allontanato e i membri della banda, tranne Luigi Baiocchi, furono arrestati.

Caterina rivela anche che Sebastiano faceva parte di questa banda, la stessa che ha ucciso la moglie di Rocco, ma il poliziotto non vuole crederle; infine i due si lasciano trasportare dalla passione e finiscono per fare l’amore.

I libri da cui è tratta la quinta stagione 

La quinta stagione è tratta e sceneggiata prendendo spunto dal romanzo Vecchie conoscenze (Sellerio 2021), dai racconti Confini e …palla al centro.

© Riproduzione Riservata