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I 10 passi più belli sull’amore tratti dai grandi romanzi

L'amore è un sentimento universale, che tutti proviamo e di cui tutti siamo vittime. Ecco alcuni passi sull'amore tratti dai romanzi

D’amore hanno parlato i più grandi, da quando la letteratura è nata a oggi. L’amore è un sentimento universale, che tutti proviamo e di cui tutti siamo involontarie vittime. Se ne parla e se ne discute. Se ne scrive in poesie e in romanzi, in sms ed email. Abbiamo selezionato alcuni bei passi sull’amore tratti dai romanzi. Eccoli qui di seguito.

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I 10 passi più belli sull’amore tratti dai grandi romanzi

“Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l’uno dell’altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo”.

(“Il Piccolo Principe”, Antoine de Saint-Exupéry)

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“Una leggera preferenza è cosa abbastanza naturale, ma sono ben poche quelle fra noi così audaci da essere veramente innamorate senza esserne incoraggiate”.

(“Orgoglio e pregiudizio”, Jane Austen)

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“Non c’era bisogno di chiedergli perché fosse lì. Era certa, come fosse lui stesso a dirglielo, che era lì per essere dov’era lei”.

(“Anna Karenina”, Tolstoj)

 
“Quei due, così come sono, sono reciprocamente necessari. E pensò: ecco, questo modo d’essere è l’amore. E poi: l’umano arriva dove arriva l’amore; non ha confini se non quelli che gli diamo”.
 
(“La giornata di uno scrutatore”, Italo Calvino)
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“Eppure, in quella svergognata e puntigliosa ragazzina una bellezza risplendeva ch’egli non riusciva a definire per cui era diversa da tutte le altre ragazze come lei, pronte a rispondere al telefono. Le altre, al paragone, erano morte. In lei, Laide, viveva meravigliosamente la città, dura, decisa, presuntuosa, sfacciata, orgogliosa, insolente. Nella degradazione degli animi e delle cose, fra suoni e luci equivoci, all’ombra tetra dei condomini, fra le muraglie di cemento e di gesso, nella frenetica desolazione, una specie di fiore”.
 
(“Un amore”, Dino Buzzati)
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“Quelli che vale la pena di amare veramente sono quelli che ti rendono estraneo a te stesso. Quelli che riescono a estirparti dal tuo habitat e dal tuo viaggio, e ti trapiantano in un altro ecosistema, riuscendo a tenerti in vita in quella giungla che non conosci e dove certamente moriresti se non fosse che loro sono lì e ti insegnano i passi i gesti e le parole: e tu, contro ogni previsione, sei in grado di ripeterli”.
 
(“Chiedi alla polvere”, John Fante)
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“Non ti ho amato per noia, o per solitudine, o per capriccio. Ti ho amato perché il desiderio di te era più forte di qualsiasi felicità. E lo sapevo che poi la vita non è abbastanza grande per tenere insieme tutto quello che riesce a immaginarsi il desiderio. Ma non ho cercato di fermarmi, né di fermarti. Sapevo che prima o poi l’avrebbe fatto lei. E lo ha fatto. È scoppiata tutto d’un colpo”.
 
(“Oceano mare”, Alessandro Baricco)
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“L’amore. Certo, l’amore. Fuoco e fiamme per un anno, cenere per trenta”.
(“Il Gattopardo”, Giuseppe Tomasi di Lampedusa)
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“Mi sono sentito ferito quando ho perso le donne di cui mi ero innamorato. Ma oggi sono convinto che non si perde nessuno, perché non si possiede qualcuno. Questa è la vera esperienza della libertà: avere la cosa più importante del mondo, senza possederla”.
(“Undici minuti”, Paulo Coelho)
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“Capitano a volte incontri con persone a noi assolutamente estranee, per le quali proviamo interesse fin dal primo sguardo, all’improvviso, in maniera inaspettata, prima che una sola parola venga pronunciata”.
(“Delitto e castigo”, Dostoevskij)

 

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