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Noi siamo ancora qua #socialbookday

La fine della Fiera di Francoforte o Buchermesse ha sancito, pare, la disfatta dell’editoria italiana. Così come l’Armata Brancaleone gli editori italiani hanno fatto ritorno nel Bel Paese...

La fine della Fiera di Francoforte o Buchmesse ha sancito, pare, la disfatta dell’editoria italiana. Così come l’Armata Brancaleone gli editori italiani hanno fatto ritorno nel Bel Paese.
Pare, appunto, perché come da buona tradizione italica i pareri sono discordanti. C’è chi registra un cauto ottimismo e chi si butta nella disperazione più totale.

Certo è che le nuove piattaforme dedicale al self publishing e le case editrice dedicate al fumetto hanno avuto il loro bel da fare. E gli altri?
Non so quanti e quali tipi di contratti siano stati firmati né se la letteratura de nostro paese abbia un qualche minimo appeal sugli editori esteri.

Com’è e come non è un fatto è certo: qualcosa deve cambiare nell’editoria, nella testa degli italiani e soprattutto nella scuola, si deve puntare sulla cultura e sui libri non c’è niente da fare e questo non solo per vendere qualche copia in più ma per far rinascere il nostro paese e farlo diventare ancora più competitivo.

Ma se l’editoria arranca come zombie nell’ultima stagione di The Walking Dead, la comunicazione, quella su internet, no. Blog, siti e tantissime pagine su Facebook, ogni giorno, propongono letture, sponsorizzano eventi tutto in nome di un’unica passione: la lettura.
Noi oggi siamo ancora qua per parlare di libri ed è una realtà incontrovertibile. Per noi ogni giorno è un Social Book Day.

 

Blogario #Blogario

 

17 ottobre 2013

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