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“Il Barone Rampante”, l’opera più ricercata di Italo Calvino

Il libro che vi proponiamo oggi è "Il Barone Rampante", celebre romanzo di Italo Calvino, il più ricercato secondo lo studio realizzato da Wikimedia Foundation in occasione del centenario della nascita dello scrittore, avvenuta il 15 ottobre 1923.

Il libro che vi proponiamo oggi è “Il Barone Rampante“, celebre romanzo di Italo Calvino, il più ricercato secondo lo studio realizzato da Wikimedia Foundation in occasione del centenario della nascita dello scrittore, avvenuta il 15 ottobre 1923.

Secondo lo studio, che ha voluto scoprire quali fossero le voci di Wikipedia italiano più ricercate in merito all’autore e le sue opere, sul podio  troviamo al primo posto, il romanzo “Il barone rampante” (90.388 visualizzazioni) seguito da “Il sentiero dei nidi di ragno” (88.590), romanzo di esordio dell’autore e infine “Il visconte dimezzato” (61.587).

Tra le celebri citazioni presenti nell’opera, ve ne proponiamo una tratta dal XIX capitolo: 

“Lui conobbe lei e se stesso, perché in verità non s’era mai saputo. E lei conobbe lui e se stessa, perché pur essendosi saputa sempre, mai s’era potuta riconoscere così”.

“Il Barone Rampante” di Italo Calvino

Il romanzo di Italo Calvino racconta la storia di Cosimo Piovasco di Rondò, giovane rampollo di una famiglia aristocratica ligure, che dopo un litigio con i genitori a causa di un piatto di lumache decide di salire su un albero e di non scendere più. Da quel giorno la sua vita si svolgerà solo tra foreste e boschi, i suoi indumenti saranno autoprodotti e il cibo sarà cacciato o donato dagli abitanti di Ombrosa.

La prefazione, scritta dallo stesso Italo Calvino per un’edizione scolastica del 1965, racconta con queste poche parole “Il barone rampante”:

“Un ragazzo sale su di un albero, si arrampica tra i rami, passa da una pianta all’altra, decide che non scenderà più. L’autore del libro non ha fatto che sviluppare questa immagine e portarla alle estreme conseguenze: il protagonista trascorre l’intera vita sugli alberi, una vita tutt’altro che monotona, anzi: piena d’avventure, e tutt’altro che da eremita, però sempre mantenendo tra sé e i suoi simili questa minima ma invalicabile distanza”.

Il finale, che non sveleremo, sarà di certo una grande sorpresa, ma adesso concentriamoci sui protagonisti della citazione di Calvino.

Conoscere, sapere, riconoscere

Viola, figlia un po’ esibizionista e un po’ viziata dei Marchesi d’Ondariva, è il vero amore di Cosimo. Si sono visti per la prima volta da ragazzini, per poi perdersi di vista.

Dopo molti anni Cosimo rivede Viola e non può fare a meno di inseguirla attraverso la foresta, prova a chiamarla ma non riesce a farsi sentire perché la sua voce emozionata si trasforma in cinguettio di uccelli e si confonde tra i suoni della natura e degli altri animali.

Arriva però il giorno del loro incontro, il giorno in cui si parlano per la prima volta, il giorno in cui Viola decide di salire sugli alberi con Cosimo ed è lì che la citazione di oggi prende vita, è lì che accade l’amore, è lì che i due protagonisti cambiano se stessi, perché dopo la loro unione conoscono ciò che prima non sapevano di sapere su se stessi, imparano a conoscere l’altro, mettendo in atto così il gesto del sapere, e da questa trasformazione finalmente riescono a riconoscere se stessi nella loro totalità.

L’amore è uno specchio

Come diceva Platone, l’amore è uno strumento che ci permette di andare a vedere anche le parti più oscure di noi stessi, ma con la certezza che c’è qualcuno che ci guida in questo viaggio di scoperta o che sta lì a illuminare il nostro ritorno.

Italo Calvino ci mostra che attraverso l’amore possiamo entrare in contatto con parti di noi che mai avevamo visto o voluto incontrare, e possiamo al tempo stesso vederci in modi del tutto nuovi, facendo dell’altro uno specchio che riflette immagini completamente diverse da quelle a cui avevamo abituati noi stessi.

Italo Calvino

Italo Calvino è stato un intellettuale di grande impegno politico, civile e culturale, uno dei narratori italiani più importanti del Secondo Novecento. Ha seguito molte delle principali tendenze letterarie a lui coeve, dal Neorealismo al Postmoderno, ma tenendo sempre una certa distanza da esse e svolgendo un proprio personale e coerente percorso di ricerca.

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