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Le passioni segrete di Fabrizio De André raccontate in un libro

Il giornalista ed esperto di musica Enzo Gentile nel libro "Amico Faber" ha raccolto testimonianze di amici e colleghi che hanno conosciuto da vicino l'artista genovese

MILANO – Non solo cantautore, ma anche appassionato lettore, amante della Sardegna, gran tifoso del Genoa, generoso con i più sfortunati, appassionato di astronomia. Sono queste alcune delle diverse sfumature di Fabrizio De André, uno dei più amati cantautori italiani che ha inciso nel costume e nella cultura italiana, con le sue canzoni ancora attuale a cui il giornalista ed esperto di musica Enzo Gentile ha dedicato il libro “Amico Faber“, raccogliendo aneddoti, rivelazioni, momenti d’intimità raccontati da 160 persone che lo hanno conosciuto dentro e fuori dal palco.

Chi era Fabrizio De André?

Fabrizio è stato uno dei massimi artisti italiani. Non solo cantautore: è stato un intellettuale a tutto tondo, che ha fatto delle canzoni uno strumento culturale di grande efficacia e profondità, rimaste nella memoria collettiva. Ho intitolato il libro “Amico Faber” perché tale era: il libro nasce dall’idea di fare un ritratto di un personaggio a cui ero autenticamente legato, avevamo un rapporto superiore rispetto a quello che c’era tra un giornalista ed un artista.

Quale ritratto di Fabrizio De André emerge in questo libro?

Essendo 130 i personaggi che ho intervistato, il quadro è abbastanza completo. Ho voluto che non fossero solo colleghi o persone che ci hanno suonato insieme, ma anche persone che lo hanno frequentato fuori dal palcoscenico. Ciò mi ha consentito di raccontare anche quelle che sono le sfumature di una persona che non era solo un personaggio pubblico. Sono quindi emersi i suoi hobby, le sue passioni, il modo in cui trascorreva il tempo, il legame con la Sardegna e la campagna, il modo in cui aiutava le persone meno fortunate senza farsi pubblicità, il suo interesse verso la politica, la lettura, il calcio. Fabrizio era una persona semplice, non si è mai eretto su un piedistallo, con i piccoli grandi vizi della gente comune. Ho cercato di raccontare De André oltre la sua carriera.

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Quali sono lati ed aneddoti di Fabrizio De André a cui hai dato risalto?

Fabrizio era una persona molto generosa, questo non è molto risaputo, non è mai uscito sui giornali. La sua passione per la Sardegna era nota, ma che avesse anche tanti rudimenti sulle piante, che si occupasse direttamente di vedere gli animali, mi ha abbastanza sorpreso. De André durante i suoi anni in Sardegna si è occupato di capire i movimenti indipendentisti sardi. Inoltre aveva un legame stretto con il Genoa. Era molto appassionato all’astrologia: diversi suoi collaboratori erano acquario come lui non per caso.

Qual è l’eredita artistica ed umana di Fabrizio De André oggi?

Artisti che scrivano e lavorino con il suo puntiglio e la sua dedizione non ce ne sono. Per fortuna suo figlio Cristiano ne ha racconto il testimone: non ha prodotto nuove canzoni ma ha recuperato i materiali del padre, riattualizzando i suoi dischi. Nessuno ritengo possa pensare di scrivere canzoni come quelle di Fabrizio. De André durante la sua carriera ha avuto molti collaboratori: da Fossati a De Gregori, da Piovani al fratelli Reverberi, era un uomo capace di stimolare al meglio coloro che gli stavano affianco. Ciò ha permesso di dare vita eterna ai testi ed agli ambienti delle sue canzoni, che risultano sempre attuali e moderne.

Photocredits: dal libro “Amico Faber”

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