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Le opere d’arte da toccare con mano

Alla Galerie tactile del Louvre di Parigi è vietato non toccare le opere d'arte. A Milano, invece, le opere si scoprono completamente al buio

MILANO – Quando si entra in un museo la prima cosa che leggiamo è “Non Toccare” ma alla Galerie tactile del Louvre le opere d’arte possono essere toccate, anzi, devono essere toccate. L’intera area è infatti dedicata a sculture che i visitatori, vedenti e non, possono scoprire con le mani.

ARTE DEL TATTO– L’idea risale al 1995 quando, per la prima volta, al Louvre venne allestita un’area specificatamente dedicata ai non-vedenti. Attraverso alcune riproduzioni di sculture presenti nel museo i non vedenti potevano fruire, attraverso il tatto, dei grandi capolavori della storia dell’arte. Molto presto ci si accorse che l’idea poteva funzionare anche per i vedenti poiché usare le mani, anziché la vista, permette di scoprire nuovi elementi e di percepire nuove sensazioni. Da allora la Galerie tactile del Louvre è dedicata a tutti i visitatori che vogliono toccare con mano le opere d’arte. Fino al 2017 il tema selezionato è quello del corpo nudo e del corpo vestito. La mostra, intitolata “Sculpter le corps”, comprende 18 calchi divisi in quattro sezioni (Nudità divina, Bagnanti, Verità e le Grazie, Drappeggi che velano e svelano) che permettono di esplorare stili artistici che vanno dall’antichità all’arte contemporanea. Inoltre, per la prima volta, accanto alle riproduzioni sono presentate due opere autentiche: “Il Tempo che svela la verità“, di autore anonimo e datato agli inizi del XIX Secolo, e “Bagnante” di Christophe – Gabriel Allegrain.

DA PARIGI A MILANO – Grazie alla collaborazione tra il Louvre e l‘Istituto dei Ciechi di Milano una volta al mese le opere d’arte arrivate da Parigi si toccano completamente al buio. “Dialogo nel Buio“, ideato da Andreas Heinecke, allestisce mostre al buio dove non c’è niente da guardare ma tutto da toccare e scoprire. Per vivere un’esperienza che va oltre la vista e abbraccia tutti i sensi.

 

 

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