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Jannis Kounellis in mostra all’Università Statale di Milano

Dal 20 febbraio l'Università Statale di Milano ospiterà l'opera "Senza Nome" di Jannis Kounellis a un anno dalla morte dell'artista

MILANO – A un anno dalla morte dell’artista Jannis Kounellis, uno dei maggiori esponenti dell’Arte Povera, una delle sue opere più famose, Senza Titolo 2005, sarà esposta presso l’Università degli Studi di Milano. L’iniziativa è promossa dall’Ateneo universitario in collaborazione con la Fondazione Arnaldo Pomodoro, che nel 2006 invitò l’artista ad allestire il proprio spazio espositivo di Via Solari 35 a Milano. L’opera sarà visibile dal 20 febbraio presso l’atrio dell’aula 113.

 

L’opera

Senza titolo si presenta come una lunga putrella di ferro, montata in verticale, che occupa in altezza tutto lo spazio, dal pavimento al soffitto. Sulla sua sommità è adagiata una grande risma di fogli da disegno, che piegandosi naturalmente verso il basso formano una sorta di capitello. Il ferro, come materiale grezzo e industriale e la struttura della putrella, come elemento che evoca la costruttività, ricorrono spesso nel lavoro di Kounellis, mentre i fogli da disegno rimandano all’attività tradizionale dell’artista. Realizzata appositamente per gli spazi della prima sede della Fondazione Pomodoro e alta 540 cm, l’opera si inserisce perfettamente nell’architettura del nuovo spazio che la ospiterà in Statale, progettato da Piero Portaluppi nei primi anni Cinquanta.

 

L’iniziativa

L’opera di Kounellis si aggiunge alle importanti testimonianze di arte del Novecento (da Wildt a Fontana) già presenti nella sede centrale dell’Università e va ad arricchire la collezione permanente d’arte contemporanea avviata negli ultimi anni grazie al progetto La Statale Arte, che comprende già i lavori di Nanda Vigo, Mikhail Ohanjanian e Paolo Icaro – il cui intervento è attualmente in corso – e che nasce proprio per valorizzare la suggestione del colloquio tra la monumentalità dell’architettura della Ca’ Granda e le interpretazioni del presente, favorendo la più ampia diffusione dell’esperienza artistica. Questa iniziativa rappresenta una tappa fondamentale dell’attività della Fondazione Arnaldo Pomodoro, nell’ottica di far conoscere la propria collezione al di fuori degli spazi museali e dei luoghi solitamente adibiti a esposizioni d’arte, per rendere patrimonio di tutti l’arte contemporanea.

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