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“Jane Eyre” di Charlotte Brontë, il libro che celebra la forza delle donne

Cosa può insegnarci ancora oggi un libro pubblicato nell’800? Perché Jane Eyre rappresenta una figura così forte?

“Jane Eyre” è il capolavoro della scrittrice inglese Charlotte Brontë nata il 21 aprile 1916. Pubblicato con lo pseudonimo di Currer Bell nel 1847, “Jane Eyre” rappresenta ancora oggi un fondamentale ideale femminista. il romanzo è in realtà un’autobiografia della giovante Charlotte e non è solo una storia d’amore, ma un vero inno all’indipendenza femminile. Cosa può insegnarci ancora oggi un libro pubblicato nell’Ottocento? Cosa rende la figura di Jane un’eroina?

Jane Eyre. Forza di volontà e intraprendenza

Jane Eyre rappresenta una delle più belle e importanti figure femminili della letteratura dell’Ottocento. Presentata come ragazza dall’aspetto esile e pallido, che non ama stare al centro dell’attenzione, Jane nasconde in realtà un carattere appassionato e forte. Un coraggio celato da abiti neri e carattere mite. La grande forza di questa ragazza sta nell’andare contro gli stereotipi dell’epoca. Il libro narra le vicende della giovane Jane, orfana cresciuta da parenti, che diventa istitutrice presso la nobile residenza di Thornfield Hall, dove si occuperà dell’istruzione di Adèle, figlia del misterioso signor Rochester. L’algido padrone di casa ammira molto l’intraprendenza della ragazza che mostra una profonda intelligenza ed uno spirito fortemente indipendente.

Il coraggio di essere diversa

La figura di Jane è l’opposto di ciò che fino a quel momento rappresentava l’ideale femminile. Charlotte Brontë non presenta la sua eroina con gli stereotipi tipici della sua epoca. Jane, infatti, non ha il dono della bellezza, requisito fondamentale nella rappresentazione femminile vittoriana. La protagonista non è nemmeno la docile e fragile creatura che ci si aspettava di incontrare nella letteratura ottocentesca. Il carattere di Jane è forte ed è stato forgiato da tutte quelle drammatiche esperienze vissute da bambina. La sottile analisi psicologica che Brontë fa del suo personaggio è un importante salto di qualità nella letteratura dell’epoca.

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Finché a guidarci saranno le nostre facoltà mentali, allora anche i mali del mondo, come la solitudine e l’incertezza del futuro, saranno sopportabili. In ricordo di Charlotte Brontë

 

Il femminismo di Jane Eyre

Come detto il personaggio di Jane Eyre è diverso da tutte le figure femminili incontrate fino a quel momento. Jane viene presentata in un periodo in cui l’ideale femminile era ben preciso. La donna all’epoca non poteva votare, ereditare, possedere proprietà. Alla donna spettava l’educazione dei figli e il rispetto del marito. In questo caso abbiamo una ragazza non particolarmente bella che si allontana da tutti gli uomini che cercano in qualche modo di dominarla. L’innamoramento con il signor Rochester è lento e guidato da lei. È Jane, infatti, che più di una volta soccorre e salva l’uomo, al contrario di ciò che voleva la cultura eroica dell’epoca.

Per questo motivo Jane Eyre è un’eroina moderna, capace di scegliere per il proprio futuro. Indipendente e coraggiosa, non ha bisogno di essere salvata.

 

Alice Turiani

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