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In Australia parte la campagna ”Mailbooks For Good”, per donare libri ai cittadini più poveri

Quando abbiamo finito di leggere i nostri libri, spesso li lasciamo ammonticchiati in qualche scaffale a prendere polvere, dimenticandoci della loro esistenza. Da qui è venuta in Australia l'idea di una bella campagna per la diffusione della lettura e dell'alfabetizzazione tra gli strati più svantaggiati della popolazione...
L’agenzia pubblicitaria BMF e la casa editrice Random House Australia, con la collaborazione di The Footpath Library, hanno lanciato la campagna “Mailbooks For Good”, per chi ha fame di libri e non può permetterseli ed avere così accesso alla cultura

MILANO – Quando abbiamo finito di leggere i nostri libri, spesso li lasciamo ammonticchiati in qualche scaffale a prendere polvere, dimenticandoci della loro esistenza. Da qui è venuta in Australia l’idea di una bella campagna per la diffusione della lettura e dell’alfabetizzazione tra gli strati più svantaggiati della popolazione. Nata per iniziativa dell’agenzia pubblicitaria BMF e realizzata insieme a Random House Australia, “Mailbooks For Good” consente in maniera estremamente semplice di donare una seconda vita ai libri letti regalandoli a chi non se li può permettere. Questo è reso possibile grazie alla mediazione di un’associazione benefica, The Footpath Library, che opera proprio per rendere i libri e la cultura accessibili ai cittadini poveri e senza casa.

LA CAMPAGNA “MAILBOOKS FOR GOOD” – La campagna riguarda speciali volumi con una sovracoperta molto semplice, color polvere. Quando il lettore ha terminato uno di questi libri, non deve far altro che girare la sovracoperta, che si trasforma in una busta pre-indirizzata e pre-pagata. I libri sono così pronti per essere spediti a The Footpath Library, che provvede a farli avere a chi ne ha bisogno. L’associazione incoraggia particolarmente la donazione di libri in buone condizioni. “È importante per i nostri lettori ricevere dei libri quasi nuovi, prima che siano malridotti e stracciati”, afferma Sarah Garnett, che ha fondato l’organizzazione. “Quando non hai molto, avere un bel libro in regalo ti ricorda che hai un legame con il mondo, che il mondo si preoccupa per te”.

RICEVERE UN LIBRO FA SENTIRE SPECIALI – Sarah Garnett sottolinea che i libri hanno un effetto molto benefico su queste persone – “Li fa sentire speciali, degni di attenzione” – e l’autore Richard Grove fa eco alle sue parole, affermando che i libri “portano consolazione, un po’ di luce in angoli bui del mondo”. Meredith Curnow, editore di Random House Australia, rimarca come l’iniziativa consenta anche ai donatori di recuperare un piacere che si è in parte perso con la digitalizzazione: quello di condividere i propri libri.

26 luglio 2013

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