Ieri, come molti di voi ben sapranno, era la festa della mamma e, in Italia, si sa, ogni occasione é buona per non affrontare l’attualità. E così uno dietro l’altro sono scomparse: la tragedia di Genova, le vittime del folle attentato di Milano. Perché?
Perché era la festa della mamma!
Ammetto anche io sono spesso vittima delle festività e sono la prima che addobba la casa per ogni occasione ma so anche che in certi momenti la tua vita, gli impegni, il lavoro prendono il sopravvento.
E così il 12 maggio é arrivato ed io non avevo il regalo giusto per la mia mamma.
Avrei voluto regalarle I biscotti di Baudelaire (Bollati Boringhieri, 234 pagg, 16.50 euro), la raccolta delle ricette delle cene a casa Steiner-Toklas che hanno avuto come ospiti personalità con Picasso, Matisse, Hemingway.
Anche la storia d’amore tra Ninella e don Mimì ne Io che amo solo te di Luca Bianchini (Mondadori, 262 pagg, 16 euro), che supera il tempo e le distanze ed il fatto che i loro figli stanno per sposarsi, non sarebbe stata una cattiva idea.
Idee che sono rimaste tali e non si sono concretizzate in un acquisto.
Non é andata meglio con l’azalea dell’Airc perché quando sono andata in piazza era ormai troppo tardi! Era l’una e sarei dovuta tornare a casa a finire di preparare il pranzo per mia madre, mio padre e mia sorella.
E poi avrei dovuto lavare i piatti, dare una sistemata e coccolare un pò la mia mammona.
In fin dei conti non le é andata poi così male, o no?
Se come me non avete fatto in tempo ad acquistare l’azalea della ricerca, visitate il sito dell’Airc e scoprire tutte le modalità per sostenere la ricerca.