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George Orwell, perché il suo ”1984” è più che mai attuale

Oggi ricorre l' anniversario della nascita di George Orwell, autore del capolavoro "1984". Libro che fu a lungo censurato ma che è ancora oggi molto attuale.

Oggi ricorre l’ anniversario di George Orwell Nato a Motihari il 25 giugno 1903 e morto a Londra il 21 gennaio 1950. Trai suoi i libri spicca il celebre e più che mai attuale “1984“. A lungo censurato, questo romanzo è di una tale modernità da risultare attuale in qualsiasi momento.

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“1984”, la trama

“1984” è un romanzo distopico che racconta un ipotetico mondo futuro, ambientato nella Londra del 1984 , controllato da un governo fortemente totalitario. Nel romanzo la società è infatti dominata dal Grande Fratello, un misterioso personaggio che nessuno ha mai incontrato di persona e che tiene costantemente sotto controllo la vita dei cittadini, mediante l’uso di speciali teleschermi. In questo mondo in cui la libertà è stata del tutto abolita, il protagonista del romanzo, Winston Smith, decide di ribellarsi e inizia a scrivere un diario. Winston è deciso a fare di tutto per rovesciare la società e inizia a indagare sul passato nella speranza di poter analizzare più chiaramente il suo nemico.

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L’attualità di “1984”

In “1984” Orwell ci esorta a dubitare del nostro stesso pensiero perché potrebbe essere condizionato dal linguaggio costruito apposta per incarcerare la nostra mente. Questo romanzo è attualissimo. Oggi più di ieri e sospetto che domani lo sarà ancor di più. George Orwell vuole mandare un messaggio di ammonimento contro l’indifferenza che tollera forze che tendono ad annullare la libertà e la dignità individuale. Se non si combattono le ingiustizie, si rischia di essere sopraffatti da persone senza scrupoli. Orwell intende esprimere un monito contro gli abusi di potere e

le sopraffazioni mentali compiute da certe ideologie che derivano dall’accentuazione del nazionalismo e del fanatismo religioso.

George Orwell

George Orwell, pseudonimo di Eric Arthur Blair, nacque nel 1903 in India. Trascorse l’infanzia in Inghilterra dove frequentò il college di St Cyprian a Eastbourne e in seguito, grazie a una borsa di studio, s’iscrisse al prestigioso Eton College. Orwell decise di non andare all’università e tornò in India. Qui si arruolò nella Polizia Imperiale in Birmania e vi rimase dal 1922 al 1927. Ritornato a Londra, Orwell decise di condurre un esperimento sociale che gli permettesse di scrivere in modo realistico dei problemi e delle difficoltà affrontate dalle classi più povere. Dal 1941 iniziò a lavorare per la BBC e successivamente diventò editore per il Tribune. Morì nel 1950 poche settimane dopo la pubblicazione di “1984”.

 

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