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Eccidio delle Fosse Ardeatine, 8 libri da leggere per non dimenticare

Da ''Morte a Roma'' di Robert Katz a ''Radio clandestina'' di Ascanio Celestini, ecco i libri da leggere per mantenere viva la memoria di quanto accaduto il 24 marzo 1944.

Ricorre l’80° anniversario di uno dei più tragici eventi della recente storia italiana: l’eccidio delle Fosse Ardeatine. Il 24 marzo 1944, 335 persone tra civili e militari furono trucidate dalle truppe tedesche che occupavano Roma, come punizione per l’attentato partigiano del giorno prima in via Rasella.

Partigiani dei Gruppi di Azione Patriotica infatti avevano causato la morte di 33 soldati del Polizei-Regiment ‘Bozen” (il reggimento di polizia “Bolzano”).

Il luogo di esecuzione scelto per vendicare i militari tedeschi furono le cave di Pozzolana vicino alla via Ardeatina, dove furono occultati i cadaveri degli uccisi.

Come di consueto in queste occasioni, vi suggeriamo una serie di letture per mantenere viva la memoria e impedire che orrori del genere si ripetano nel futuro. 

Fosse Ardeatine, i libri da leggere

1. “Morte a Roma” di Robert Katz

È uno dei libro fondamentali sulle Fosse Ardeatine, il racconto documentatissimo di quei tragici giorni. Una riflessione sulle responsabilità delle alte gerarchie fasciste e del Vaticano, che non intervennero per evitare la strage.

In “Morte a Roma” il giornalista e scrittore statunitense Roberto Katz ci introduce alla conoscenza di personaggi come Herbert Kappler, il tenente colonnello della Gestapo principale artefice della strage, il feldmaresciallo Kesselring, capo di stato maggiore tedesco in Italia, e i grandi partigiani come Rosario Bentivegna e Carla Capponi.

Dal libro è stato tratto anche il film del 1973 “Rappresaglia”, diretto da George Pan Cosmatos e interpretato da Marcello Mastroianni, Richard Burton, Renzo Montagnani, Delia Boccardo. Alla sceneggiatura ha collaborato lo stesso Katz.

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2. “Roma ’44. Le lettere dal carcere di via Tasso di un martire delle Fosse Ardeatine” di Orlando Orlandi Posti

Orlando Orlandi Posti, detto Lallo, fu un partigiano italiano vittima dell’Eccidio delle Fosse Ardeatine. Venuto a sapere che i tedeschi stavano per catturare un gruppo di partigiani nel quartiere romano di Monte Sacro, era il 3 febbraio 1944, decise di andare ad avvertire i compagni in modo che si potessero salvare.

Quel giorno fu arrestato dalle SS. Il volume, a cura di Loretta Veri, raccoglie le lettere scritte dal ragazzo, appena diciottenne, a sua madre durante la prigionia. Qui Orlando scrive delle proprie speranze e progetti, delle difficoltà e incertezze di un giovane studente di medicina che pensa di avere una vita davanti, vita che gli fu negata quel 24 marzo di settantanni fa.

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3. “Uno dei tanti” di Edgarda Ferri

A Orlando Orlandi Posti è dedicato il libro memoir della giornalista, scrittrice e saggista Edgarda Ferri. Queste pagine raccontano la vita del giovane ragazzo orfano di padre, entrato nelle Resistenza e determinato a lottare per la liberazione. Il racconto lo segue mentre, quel 3 febbraio del 1944 in cui viene arrestato, passa di casa in casa ad avvertire della minaccia della retata tedesca.

La sua corsa si conclude davanti al bar Bonelli, di proprietà dei genitori dell’amata Marcella, che vorrebbe salutare prima di fuggire. Qui viene arrestato dalle truppe tedesche e condotto nella prigione in via Tasso, dove resta richiuso e viene torturato per 50 giorni. Prima di essere fucilato alle Fosse Ardeatine.

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4. “L’ordine è già stato eseguito. Roma, le Fosse Ardeatine, la memoria” di Alessandro Portelli

Il libro, uscito nel 1999, è stato insignito del Premio Viareggio. Esso è divenuto ormai una pietra miliare della storiografia contemporanea e dei dibattiti sulla memoria del fascismo e dell’antifascismo.

Protagonista assoluta del libro è la voce diretta dei testimoni. Duecento intervistati, di cinque generazioni, e di diversissima estrazione sociale e politica (compresi fascisti ed ex fascisti).

La nuova edizione è arricchita da un cd-audio in cui Alessandro Portelli ha raccolto il corpus più significativo delle interviste.

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5. “Radio clandestina. Memoria delle Fosse Ardeatine” di Ascanio Celestini

Il libro ripropone il monologo teatrale che Celestini ha composto ispirandosi proprio al libro di Alessandro Portelli, “L’ordine è già stato eseguito”.

Una storia raccontata dal “basso”, dalle strade e dai quartieri poveri di una Roma ferita da bombardamenti e rastrellamenti, brulicante di un’umanità offesa, umiliata da una vicenda atroce e incomprensibile.

Di quell’umanità l’attore e scrittore fornisce un ritratto partecipato. Il libro comprende anche un CD dell’interpretazione di Ascanio Celestini, uno scritto di Mario Martone e le testimonianze sulla strage raccolte da Alessandro Portelli.

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6. “La Storia” di Elsa Morante

La Roma dei giorni delle Fosse Ardeatine trova un riscontro puntuale nelle pagine de La Storia (Einaudi, 1974) di Elsa Morante.

A questo romanzo (pensato e scritto in tre anni, dal 1971 al 1974) Elsa Morante consegna la massima esperienza della sua vita “dentro la Storia”. La Storia, che si svolge a Roma durante e dopo la seconda guerra mondiale, vorrebbe parlare in un linguaggio comune e accessibile a tutti.

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7. “Al di là della notte: Il Romanzo Delle Fosse Ardeatine” di Ivano Liberati

Nel 2017 le Fosse Ardeatine sono diventate anche il racconto e il contesto per un libro di narrativa scritto dal giornalista RAI Ivano Liberati, pubblicato da Edizioni LSWR.

Una storia lontana. Una storia di guerra, di morte e d’amore. La storia di uno dei più atroci massacri nazisti raccontata con la voce di due protagonisti di fantasia ma che in qualche misura devono essere esistiti davvero.

Tutto ciò che li circonda è vero. Veri i nomi, veri i luoghi, veri i fatti. I 335 martiri riposano nel Sacrario delle fosse Ardeatine. È lì nella tomba “Ignoto 122” che si nasconde il segreto di questa tragica vicenda.

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8. “Tutti i sognatori” di Filippo Tuena

Nel 1999 le tappe della guerra di liberazione a Roma, tra cui spicca l’eccidio delle Fosse Ardeatine, sono anche il contesto in cui si svolge il romanzo Tutti i sognatori (Fazi Editore, 1999) dello scrittore romano Filippo Tuena.

La finzione del racconto si intreccia con un emblematico “catalogo dei giorni” nel quale si evocano e scandiscono le date e i fatti storici significativi, tra cui i giorni del 23 e 24 marzo 1944.

Roma, 1943. I Bellingardi, famiglia borghese di origine elvetica, conducono una vita ancora “normale”, non toccata dalle tragedie del conflitto mondiale. Ma con l’occupazione tedesca nel mese di settembre, appare subito evidente che ormai tutti gli abitanti della città, anche quelli tutelati dalla neutralità svizzera, sono gettati nella Storia.

Che si scelga o meno di prendere posizione, che si tenti semplicemente di sfuggire all’orrore o ci si comprometta, e che lo si faccia da temerari o lasciandosi trascinare dalla corrente, Roma “città aperta” non risparmia nessuno. Neppure Maria, la figlia dei Bellingardi, e Luca, stretto collaboratore del padre e giovane antiquario abituato a far fortuna sulle disgrazie altrui, spinto alla presa di coscienza e all’azione partigiana.

Ma di fronte alla piega crudele degli eventi, fino allo spaventoso eccidio nazifascista delle Fosse Ardeatine, Maria troverà la forza di tenere vicino a sé l’uomo che ama, in un sogno più vero del vero. Tutti i sognatori, tra le opere più amate di Filippo Tuena, viene ripubblicato in un’edizione leggermente rivista dall’autore, corredata da un nuovo apparato fotografico e con l’aggiunta in appendice di due racconti ambientati nella stessa Roma del romanzo.

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