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Diego Rivera, il “gigante” dei murales

Ricorre oggi l'anniversario della nascita del muralista Diego Rivera, pittore messicano e marito dell'artista Frida Kahlo.

MILANO –  Ricorre oggi l’anniversario della nascita di Diego Rivera, pittore messicano e marito dell’artista Frida Kahlo. Rivera si è distinto anche come muralista. Fu famoso per la tematica sociale delle sue opere, opere realizzate in gran parte in edifici pubblici (soprattutto nel centro storico di Città del Messico). Parliamo di uno degli artisti messicani più importanti del secolo, anticipatore con il suo stile di quella che oggi è la street art.

Il gigante

Il Gigante. Così chiamava Diego Rivera la moglie Frida Kahlo. Di corporatura massiccia, imponente anche nella personalità, ha cambiato la storia dell’arte messicana. Iscritto al Partito Comunista Messicano si recò più di una volta in Russia, come nel 1927 quando  fu invitato in Urss per festeggiare il decimo anniversario della Rivoluzione sovietica. Nel 1929 sposò la celebre pittrice messicana. Durante gli anni Cinquanta illustrò il Canto General di Pablo Neruda e dopo la morte di Frida, si sposò per la quarta volta (con Emma Hurtado) e si recò in Unione Sovietica per un intervento chirurgico. Diego Rivera morì il 24 novembre del 1957 a Città del Messico. I suoi resti furono tumulati nella Rotonda degli uomini illustri, contravvenendo alle ultime volontà dell’artista ribelle.

Lo stile

I soggetti dei suoi lavori sono generalmente persone semplici collocate in un contesto politico. Artista dissidente e sovversivo, Rivera con le sue opere non risparmia gli attacchi alla Chiesa e al clero. Il suo stile riflette la Mexicanidad come dimostrano i soggetti delle sue opere, essendo da sempre attratto dall’arte tradizionale pre-colombiana e dal folklore locale.

 

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