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Scuola, gli studenti italiani sono tra i più stressati d’Europa

La scuola piace solo al 26% delle undicenni e al 17% dei colleghi maschi. Vanno peggio solamente estoni, greci e belgi

MILANO – Gli alunni  italiani hanno un pessimo rapporto con la scuola. È quanto emerge dal rapporto quadriennale sulla salute e il benessere dei giovani pubblicato dall’ufficio europeo dell’Oms, che contiene dati raccolti nel 2013-2014 su ragazze e ragazzi di 11, 13 e 15 anni. Gli adolescenti sarebbero stressati dall’eccessivo carico di lavoro e nella classifica di gradimento dell’ambiente scolastico sono davanti solo a estoni, greci e belgi.

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LO STUDIO NEI DETTAGLI – Secondo lo studio pubblicato dall’ufficio europeo Oms solo il 26% delle undicenni e il 17% dei colleghi maschi dichiara che la scuola “piace molto”, un dato che scende a 15 anni rispettivamente al 10% e 8%. Dati preoccupanti se si pensa che la scuola sia la prima forma di socializzazione primaria di un individuo oltre all’importante ruolo di promozione di determinati valori come l’impegno e la lealtà. Sempre a 15 anni metà delle ragazze e il 39% dei ragazzi riporta performance ‘buone o eccellenti’, anche in questo caso valori molto sotto la media europea, superiori solo a Belgio, Portogallo e Ungheria. Dati che peggiorano con se si prende in considerazione l’età dell’adolescenza, lo stress che colpisce il 72% delle quindicenni e il 51% dei ragazzi. Meno entusiasti degli italiani riguardo alla scuola sono solo estoni, greci e belgi, mentre al primo posto ci sono gli adolescenti armeni (68% e 48%).

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L’OPINIONE – Su questi dati si è espresso Franco Cavallo, curatore della parte italiana dello studio e professore di epidemiologia, branca della scienza che si occupa della nascita delle malattie all’Università di Torino, ” La pressione esercitata sugli alunni non è un aspetto da sottovalutare, ed è molto probabilmente causata dai programmi di studio che andrebbero rielaborati, poiché sono ancora legati alle superiori di una volta che erano molto selettive. Ma non solo, perché la pressione deriva anche dal rapporto che hanno i genitori con i docenti della scuola e dal rapporto diretto insegnante – studente. Tutte queste situazioni incidono sui nostri giovani che spesso abbandonano la scuola in giovane età per cercare subito un lavoro.

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