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Classifica libri più venduti. Al secondo posto il nuovo libro di Camilleri

Il nuovo romanzo di Camilleri "Km 123" edito Mondadori si aggiudica il secondo posto. Le new entry della classifica sono Ruiz, De Crescenzo e Siani, Rampini

MILANO – New entry nella classifica dei libri più venduti, a cominciare dal nuovo romanzo di Andrea Camilleri, edito Mondadori, che convince e si posiziona al secondo posto, tallonando il giallo più venduto nelle ultime settimane “La versione di Fenoglio” di Carofiglio, che rimane fisso e stabile in vitta alla classifica. Fa capolino nella top ten anche il nuovo libro di Paolo Ruiz, un libro sui monaci benedettini che propone una riflessione sul cristianesimo e sull’autenticità della fede.

La versione di Fenoglio, Gianrico Carofiglio

È la storia dell’amicizia tra Pietro Fenoglio, un vecchio carabiniere navigato, e Giulio, un giovane ventenne molto sensibile, intelligente e disorientato. Fra confidenze personali e il racconto di una formidabile esperienza investigativa, il romanzo a poco a poco si trasforma in riflessione sul metodo della conoscenza, sui concetti sfuggenti di verità e menzogna, sull’idea stessa del potere. La versione di Fenoglio è un manuale sull’arte d’indagare, nascosto tra le pagine di un romanzo avvincente, popolato da personaggi autentici: voci da una penombra in cui si mescolano buoni e cattivi, miserabili e giusti.

Km 123, Andrea Camilleri

Un romanzo che potrebbe far pensare, dato il suo incipit a un romanzo rosa, ma il genere è del tutto diverso. Ester chiama sul cellulare di Giulio, che, per colpa di un incidente stradale, non risponde. La moglie di Giulio riaccende il cellulare del marito e vede la chiamata di Ester, di cui non sa nulla. Si scopre da un testimone, che l’incidente in cui è coinvolto Giulio, in realtà si trattava di un tentato omicidio. Iniziano così le indagini.

I tempi nuovi, Alessandro Robecchi

Uno studente in gamba viene ucciso con un colpo alla tempia e un uomo svanisce nel nulla. I rudi e onesti sovrintendenti di polizia Carella e Ghezzi iniziano le indagini che sono ancora una volta destinate a intrecciarsi con quelle di Carlo Monterossi e l’amico Oscar Falcone. La protagonista del romanzo è Milano, ma non la Milano della prima cintura, ma la Milano avvelenata dai tempi nuovi a cui tutti si adeguano.

Le parole di Sara, Maurizio De Giovanni

Due donne si parlano con gli occhi. Conoscono il linguaggio del corpo e per loro la verità è scritta sulle facce degli altri. Entrambe hanno imparato a non sottovalutare le conseguenze dell’amore. Sara Morozzi l’ha capito molto presto, Teresa Pandolfi troppo tardi. Diverse come il giorno e la notte, sono cresciute insieme: colleghe, amiche, avversarie leali presso una delle più segrete unità dei Servizi. Per amore, Sara ha rinunciato a tutto, abbandonando un marito e un figlio che ha rivisto soltanto sul tavolo di un obitorio. Per non privarsi di nulla, Teresa ha rinunciato all’amore. Trent’anni dopo, Sara prova a uscire dalla solitudine in cui è sprofondata dalla scomparsa del suo compagno, mentre Teresa ha conquistato i vertici dell’unità. Ma questa volta ha commesso un errore: si è fatta ammaliare dagli occhi di Sergio, un giovane e fascinoso ricercatore. Così, quando il ragazzo sparisce senza lasciare traccia, non le resta che chiedere aiuto all’amica di un tempo. E Sara, la donna invisibile, torna sul campo. Insieme a lei ci sono il goffo ispettore Davide Pardo e Viola, ultima compagna del figlio, che da poco l’ha resa nonna, regalandole una nuova speranza.

Mantieni il bacio, Lezioni brevi sull’amore, Massimo Recalcati

L’amore dura solo il tempo di un bacio? La sua promessa è destinata fatalmente a dissolversi? La fiamma che brucia può durare eternamente? Oppure ogni amore finisce inevitabilmente? Il desiderio per esistere non ha forse sempre bisogno del Nuovo? Il matrimonio è allora condannato a essere solo il cimitero del desiderio? E il lessico famigliare a esaurire il lessico amoroso? Può esistere un amore che dura nel tempo mentre continua a bruciare? E poi ancora: l’erotismo può integrarsi all’amore o lo esclude necessariamente? La spinta appropriativa e i fantasmi della gelosia caratterizzano ogni amore o sono solo i sintomi di una malattia inestirpabile? Cosa accade quando uno dei due tradisce la promessa? Cosa è un tradimento e quali sono le ferite che apre? È possibile il perdono nella vita amorosa? E la violenza? È una parte ineliminabile dell’amore o la sua profanazione più estrema? Cosa accade quando un amore finisce, quando dell’estasi del primo incontro e della luce del “per sempre” non resta che cenere? È possibile sopravvivere alla morte di un amore che voleva essere per sempre? E qual è il mistero che accompagna gli amori che sanno durare senza rassegnarsi alla morte del desiderio, quegli amori che conoscono la meraviglia di una “quiete accesa”, come la definiva poeticamente Ungaretti? In sette brevi lezioni Massimo Recalcati scandaglia tutti questi interrogativi e offre ai suoi lettori i testi del programma televisivo “Lessico amoroso”.

Il filo infinito, Paolo Rumiz

rumizPaolo Rumiz cerca nelle abbazie, dall’Atlantico fino alle sponde del Danubio, i discepoli di Benedetto da Norcia, i quali riuscirono a salvare l’Europa con la sola forza della fede. Gli uomini che le abitano vivono secondo una Regola più che mai valida oggi, in un momento in cui i seminatori di zizzania cercano di fare a pezzi l’utopia dei padri: quelle nere tonache ci dicono che l’Europa è, prima di tutto, uno spazio millenario di migrazioni. Una terra “lavorata”, dove – a differenza dell’Asia o dell’Africa – è quasi impossibile distinguere fra l’opera della natura e quella dell’uomo. Una terra benedetta che sarebbe insensato blindare. E da dove se non dall’Appennino, un mondo duro, abituato da millenni a risorgere dopo ogni terremoto, poteva venire questa portentosa spinta alla ricostruzione dell’Europa? Quanto c’è ancora di autenticamente cristiano in un Occidente travolto dal materialismo? Sapremo risollevarci senza bisogno di altre guerre e catastrofi? All’urgenza di questi interrogativi Rumiz cerca una risposta nei luoghi e tra le persone che continuano a tenere il filo dei valori perduti, in un viaggio che è prima di tutto una navigazione interiore.

After. Edizione speciale, Anna Todd

After racconta la storia di Tessa, studentessa e figlia modello, con all’attivo una relazione di lunga data con un fidanzato dolce e affidabile. Al primo anno di college, Tessa sembra avere un futuro già scritto, ma le coordinate del suo mondo così sicuro e protetto cambiano radicalmente quando incontra il misterioso Hardin Scott, un ragazzo arrogante e ribelle e allo stesso tempo magnetico, che le fa mettere in dubbio tutto ciò che pensava di sapere di se stessa e quello che vuole realmente dalla vita.

L’isola dell’abbandono, Chiara Gamberale

Vi siete mai chiesti da cosa derivi l’espressione italiana “piantare in asso”? È un’espressione che ha origini lontane, più precisamente nasce dal mito greco di Teseo e Arianna. Secondo una delle tante versioni del mito, dopo essere stato liberato da Arianna dal labirinto del Minotauro di Creta, Teseo perse rapidamente interesse nella giovane figlia di re, e durante una pausa di navigazione presso l’isola di Nasso, salpò le ancore verso Atene senza di lei. Letteralmente, la piantò in Nasso, espressione poi trasformatasi in “piantare in asso”. Dialogando con uno dei miti greci più famosi di sempre, Chiara Gamberale traccia una storia “ipermoderna”, per usare una delle sue parole, che racconta di dolore e abbandono, ma anche di maternità, di amore, di scoperta di sé.

Napolitudine, Luciano De Crescenzo e Alessandro Siani

I portoghesi la chiamano saudade, il popolo partenopeo napolitudine, ma il sentimento è lo stesso, la malinconia, o più semplicemente quella smania ‘e turnà che attanaglia tutti coloro i quali, napoletani e non, sono costretti per un motivo o per un altro ad allontanarsi dalla tanto amata Napoli. Lo sanno bene Luciano De Crescenzo e Alessandro Siani, due napoletani doc, che di questo sentimento sono vittime. E così si incontrano tra le pagine di un libro e in veste di moderni pensatori si divertono e si confrontano sulla Napoli di ieri e di oggi, osservandola con l’occhio amorevole di chi è consapevole sì delle sue eccellenze, ma anche delle molteplici contraddizioni.

La notte della sinistra, Federico Rampini

Attingendo alla sua formazione giovanile nel Pci di Enrico Berlinguer, alla fine degli anni Settanta e poi alle sue esperienze successive di reporter globale a Parigi, Bruxelles, San Francisco, Pechino e ora New York, Federico Rampini prende di mira alcuni dogmi politically correct. E spiega che la sinistra può ripartire. Deve farlo. Il tracciato verso la rinascita parte dalle diseguaglianze, e abbraccia senza imbarazzi una nuova idea di nazione.

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