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Carlo Collodi, le frasi e gli aforismi più celebri del ”papà” di Pinocchio

Oggi ricorre l'anniversario della scomparsa di Carlo Collodi, giornalista e scrittore italiano conosciuto in tutto il mondo come il celebre ''papà'' di Pinocchio

Oggi ricorre l’anniversario della scomparsa di Carlo Collodi (1826-1890), pseudonimo del giornalista e scrittore Carlo Lorenzini,  conosciuto in tutto il mondo come il creatore della storia di Pinocchio.

Carlo Collodi moriva a Firenze il 26 ottobre 1890 uno dei più grandi geni della letteratura italiana. Il suo personaggio Pinocchio è diventato un’icona universale fra le più celebri e riconoscibili, e alcuni concetti originali del libro sono diventati parte della cultura popolare mondiale, in particolare la metafora visiva del naso lungo per rappresentare le bugie.

Il successo de Le avventure di Pinocchio ha prodotto negli anni centinaia di edizioni con traduzioni in almeno 260 lingue, e numerose trasposizioni teatrali, televisive e cinematografiche, la più celebre delle quali è quella d’animazione del 1940 prodotta da Walt Disney e in Italia anche lo sceneggiato Rai diretto da Luigi Comencini e andato in onda nel 1972.

Pinocchio ha visto la presenza negli schermi cinematografici grazie anche a Roberto Benigni (2002) e Matteo Garrone (2019)

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Ecco perché “Pinocchio” è una storia senza tempo

C’è tutto in Pinocchio, dai soldi, al senso di giustizia, dalla necessità di amore al bisogno di soccorso. Change.org lancia una petizione affinché Pinocchio entri ufficialmente nei programmi scolastici

Ecco le frasi più celebri di Carlo Collodi

“C’era una volta… – Un re! – diranno subito i miei piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un pezzo di legno. Non era un legno di lusso, ma un semplice pezzo da catasta, di quelli che d’inverno si mettono nelle stufe e nei caminetti per accendere il fuoco e per riscaldare le stanze.”

Grazia, spirito, coraggio, modestia, nobiltà di sangue, buon senso, tutte bellissime cose; ma che giovano questi doni della Provvidenza, se non si trova un compare o una comare, oppure, come si dice oggi, un buon diavolo che ci porti?

Si può correggere l’orgoglio, le bizze, la gola, la pigrizia; ma la conversione di un cuore invidioso e cattivo è una specie di miracolo.

Gli smeraldi, le perle, ed i diamanti | Abbaglian  gli occhi col vivo splendore; | Ma le dolci parole e i dolci pianti | Hanno spesso più forza e più valore.

”La miseria, quando è miseria davvero, la intendono tutti: anche i ragazzi.”

”Non ti fidare, ragazzo mio, di quelli che promettono di farti ricco dalla mattina alla sera. Per il solito, o sono matti o imbroglioni! ”

”Ricordati che i ragazzi che vogliono fare di loro capriccio e a modo loro, prima o poi se ne pentono. ”

”Io dico che il medico prudente quando non sa quello che dice, la miglior cosa che possa fare, è quella di stare zitto.”

”Vi sono le bugie che hanno le gambe corte, e le bugie che hanno il naso lungo: la tua per l’appunto è di quelle che hanno il naso lungo. ”

”In questo mondo, quando si può, bisogna mostrarsi cortesi con tutti, se vogliamo esser ricambiati con pari cortesia nei giorni del bisogno.”

“Insegui ciò che ami, o finirai per amare ciò che trovi.”

Grazia, spirito, coraggio, modestia, nobiltà di sangue, buon senso, tutte bellissime cose; ma che giovano questi doni della Provvidenza, se non si trova un compare o una comare, oppure, come si dice oggi, un buon diavolo che ci porti?”

 

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