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Blogario, il blog che si crede un diario

Buongiorno! Presa dall'entusiasmo non solo non mi sono presentata, ma non ho nemmeno parlato di Blogario, il tipo che mi accompagnerร  in questa avventura su Libreriamo...

Buongiorno! Presa dall’entusiasmo non solo non mi sono presentata, ma non ho nemmeno parlato di Blogario, il tipo che mi accompagnerà in questa avventura su Libreriamo.

Blogario é un tipo strano. E’ un blog ma ha la pretesa di essere anche un diario. Stargli dietro non sarà facile e mi ci vorrà del tempo prima di capire la sua vera natura.

Ma se tutto andrà secondo i piani e, se avrete la pazienza di seguirmi, riuscirò nell’impresa  e Blogario diventerà l’unico posto in cui raccontare la vita di una che lavora da casa e va sempre in giro per fiere e presentazioni.

Attraverso Blogario vi racconterò le mie giornate, le scoperte letterarie e vi farò l’elenco di tutti i libri che compro e che non ho mai il tempo di leggere.

Veniamo poi all’annosa questione di chi sono e cosa faccio. La mia breve bio la trovate qui sopra ma sappiate che per vivere scrivo per il web e gestisco il mio lavoro da casa.

Ma toglietevi dalla testa l’immagine di Barbie Blogger. La mia é una vita fatta a metà: una parte in pigiama e l’altra in giacca e camicia. Con la parte inferiore, tra una cosa e l’altra, mi prendo cura della mia casa e con la parte superiore parlo con i clienti e realizzo video su Youtube.

Le mie settimana sono anch’esse divise in due parti: la mattina in casa ed il pomeriggio sempre in giro per presentazioni.
Durante questa settimana avrò nell’ordine: un evento fashion (di cui spero di parlarvi domani), un reading di poesia e forse una capatina al Napoli Comicon.

A farmi compagnia sempre loro: il libro del momento (che in questo periodo é 13 sardine circa di MalEdizioni, di cui vi avevo parlato in Sopravvivere alle fiere), il Kindle nel quale, tra gli altri, sto leggendo Cuore Cavo di Viola di Grado ed il quaderno degli appunti universitari con i quali dovrei laurearmi entro la fine dell’anno. Ma dato che ogni anno dico la stessa cosa, credo che sia improbabile.

Ad ognuno di loro ho dato un’appartenenza specifica, per cui ho il libro da attesa, quello per i mezzi pubblici ed il quaderno che gira con me solo per non sentirmi in colpa.

Per scoprire come andranno questi pomeriggi e che cosa ne penso delle mie letture dovrete continuare a frequentare Blogario.
Avrete la pazienza di starmi dietro?

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