Sei qui: Home » Arte » Arriva al cinema l’arte di Schiele e Klimt nella Vienna dell’epoca d’oro

Arriva al cinema l’arte di Schiele e Klimt nella Vienna dell’epoca d’oro

Al cinema solo il 22, 23 e 24 ottobre, il film racconta scandali ,sogni ed ossessioni della Vienna dell'epoca d'oro attraverso le opere dell'artista Egon Schiele e del maestro-amico Gustav Klimt

MILANO – โ€œA ogni epoca la sua arte, allโ€™arte la sua libertร โ€. รˆ il motto che campeggia a lettere dโ€™oro sullโ€™ingresso del palazzo della Secessione e inaugura un tempo nuovo. Proprio questโ€™epoca rivive nel film-evento Klimt & Schiele. Eros e Pische, raccontata dalla voce dellโ€™attore Lorenzo Richelmy. Prodotto da 3D Produzioni e Nexo Digital con il sostegno di Intesa Sanpaolo e realizzato in occasione del centenario dalla scomparsa di Egon Schiele, il film scritto da Arianna Marelli e diretto da Michele Mally sarร  al cinema solo il 22, 23 e 24 ottobre.

Leggi anche: La grande arte torna al cinema con Dalรฌ, Klimt e Monet

Klimt e Schiele

1918. Mentre i boati della prima guerra mondiale si vanno spegnendo, a Vienna, nel cuore della Mitteleuropa, unโ€™epoca dorata รจ ormai al tramonto. Lโ€™impero austro-ungarico comincia a disgregarsi. รˆ il 31 ottobre. Quella notte, nel letto della sua casa, muore Egon Schiele, una delle 20 milioni di vittime causate dallโ€™influenza spagnola. Se ne va guardando in faccia il male invisibile, come solo lui sa fare: dipingendolo. Ha 28 anni. Solo pochi mesi prima, il salone principale del palazzo della Secessione si era aperto alle sue opere: 19 oli e 29 disegni. La sua unica mostra di successo, celebrazione di una pittura che rappresenta le inquietudini e i desideri dellโ€™uomo. Qualche mese prima era morto il suo maestro e amico Gustav Klimt, che dallโ€™inizio del secolo aveva rivoluzionato il sentimento dellโ€™arte, fondando un nuovo gruppo: la Secessione viennese. Oggi i suoi capolavori attirano visitatori da tutto il mondo o diventano star al cinema in film come Woman in Gold, ma sono anche immagini pop che accompagnano la nostra vita quotidiana su poster, cartoline e calendari. Ora, centโ€™anni dopo, le opere di questi artisti visionari โ€“ tra Jugendstil ed espressionismoโ€“ tornano protagoniste assolute nella capitale austriaca, insieme a quelle del designer e pittore Koloman Moser e dellโ€™architetto Otto Wagner, morti in quello stesso 1918 nella stessa Vienna.

Momento magico dell’arte

Il film รจ un viaggio allโ€™interno della Stagione della Grande Arte al Cinema, ideato per guidare lo spettatore tra le sale dellโ€™Albertina, del Belvedere, del Kunsthistorisches Museum, del Leopold Museum, del Sigmund Freud Museum e del Wien Museum, ripercorrendo un periodo straordinario: un momento magico per arte, letteratura e musica, in cui circolano nuove idee, si scoprono con Freud i moti della psiche e le donne cominciano a rivendicare la loro indipendenza. Il film racconta una cittร  negli anni in cui per le strade o nei caffรจ si potevano incontrare Hugo von Hofmannsthal, il giovane Ludwig Wittgenstein, i futuri registi Fritz Lang e Erich von Stroheim, a teatro andavano in scena i drammi di Arthur Schnitzler e allโ€™opera si assisteva alla prima de La vedova allegra come alla Salomรจ di Richard Strauss. Il documentario si arricchirร  cosรฌ di immagini di straordinaria forza, con le decorazioni ammalianti e avvolgenti proprie dei quadri di Klimt fino alle tormentate linee di Egon Schiele. Nei suoi nudi magnetici e nelle figure contorte esplode un erotismo invincibile eppure sofferto. Un tema-scandalo โ€“ proprio negli anni in cui si sviluppava la psicoanalisi โ€“ che causรฒ al pittore unโ€™incarcerazione e un processo nella cittadina di Neulengbach.

Vienna notturna

Proprio lโ€™erotismo รจ il filo segreto di questa storia. Dal simbolico 1900 della pubblicazione dellโ€™Interpretazione dei sogni di Sigmund Freud, lโ€™inconscio sale prepotentemente in superficie. La psicoanalisi, con le sue dirompenti teorie sulla sessualitร  infantile e le emozioni represse o rimosse, scuote una societร  benpensante che comincia ad aprire gli occhi sulla natura profonda dellโ€™io. In letteratura la Traumnovelle (Doppio sogno) di Arthur Schnitzler โ€“ lโ€™opera da cui Stanley Kubrick nel โ€˜99 ha tratto il suo film Eyes Wide Shut โ€“ descrive una Vienna notturna, fatta di perturbanti balli in maschera e di sogni intrisi di sessualitร . Hermine Hug-Hellmuth, una delle prime donne ad essere ammessa alla Societร  Psicoanalitica di Vienna, pubblica il Diario di una giovinetta (1919) โ€“ scritto in realtร  da lei stessa โ€“ sulla vita sessuale di una ragazzina: โ€œun piccolo gioielloโ€, come lo definiva Freud. Una vicenda molto discussa, quella di Hermine Hug-Hellmuth, destinata a diventare anche caso di cronaca: nel 1924 la studiosa verrร  trovata morta, uccisa proprio dal nipote Rolf che a lungo aveva non solo educato ma anche โ€“ queste le accuse di lui โ€“ psicoanalizzato. Le donne, del resto, sono sempre piรน al centro della vita pubblica: il salotto di Berta Zuckerkandl รจ un crocevia dโ€™artisti, come lo studio di Dora Kallmus, la piรน famosa fotografa della capitale.

 

ยฉ Riproduzione Riservata