MILANO – Alice Pasquini, romana, 38 anni. Un nome ormai popolare sulla scena della street art internazionale, che le ha portato un pubblico social da 80k followers su Instagram e altrettanti su Facebook. Migliaia di opere realizzate in tutto il mondo per i committenti più svariati, dalle gallerie ai musei, dai privati ai giganti della moda.
Ciò che contraddistingue Alice come street artist è il suo stile inconfondibile, caratterizzato da uno studio attento sul soggetto da rappresentare, una ricerca documentata da tantissimi diari e taccuini su cui Alice riversa i suoi schizzi e disegni prima di tramutarli in opere d’arte. La sua carriera inizia negli anni 2000, quando ancora non c’erano i social, e uno street artist si faceva conoscere solo grazie al passaparola, al circolare delle voci. Ora, invece, grazie ai nuovi mezzi di comunicazione c’è la possibilità di raggiungere un pubblico infinitamente più vasto: «i social network sono la nuova strada, sono la piazza, rappresentano la nuova panchina sul mondo», racconta in un’intervista per il Corriere. Ed è anche grazie al successo della street art sui social che è possibile incrementare il turismo artistico: sicuramente nelle principali città europee è nato un turismo, prevalentemente giovane, legato alla street art, ma non solo. Alice da quattro anni organizza a Civitacamporomano, un minuscolo borgo molisano fuori dalle mete turistiche abituali, CVTà Street Fest, un festival legato al mondo degli street artist che ogni anno porta 1500 turisti al piccolo centro abitato.