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A Milano la mostra che riconcilia arte e Chiesa

Dopo un un periodo di distacco tra arte e Chiesa, grazie a Papa Paolo VI, le due sono tornate a parlarsi e questa rassegna mostra il loro riavvicinamento...

MILANO – Dopo un un periodo di distacco tra arte contemporanea e Chiesa, grazie a Papa Paolo VI, le due sono tornate a parlarsi e questa rassegna alla GASC di Milano, Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei, mostra il loro riavvicinamento con capolavori unici.

“Ritorniamo a essere amici?”

“Torniamo amici.” Paolo VI e gli artisti è titolo della mostra che sarà presentata a Milano dal 15 febbraio al 14 aprile alla GASC, Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei. Questa mostra documenta la svolta verso l’arte contemporanea di Papa Paolo VI, emblema di una Chiesa che è riuscita a riconciliare i rapporti con l’arte ed in particolar modo con gli artisti di arte contemporanea. Questa rassegna, curata da Luigi Codemo e Alice Tonetti, organizzata dalla GASC, ha l’obbiettivo di svelare al pubblico quelli che sono stati i rapporti tra Chiesa e arte, fino alla riconciliazione dei due, grazie alla domanda che Papa Paolo VI rivolse agli artisti convocati in udienza nel 1964 presso la Cappella Sistina; la domanda era proprio “Ritorniamo a essere amici?” (da qui il titolo della mostra). Una domanda tesa a ricostruire un dialogo che si era affievolito da almeno due secoli: da un lato la Chiesa si era limitata a chiedere una stanca imitazione di modelli, canoni e stilemi tratti dagli antichi maestri, dall’altro gli artisti erano andati a cercare ispirazione altrove, distanti dai temi dell’annuncio cristiano. La svolta impressa da Paolo VI ottenne il risultato di produrre una scossa nella ricerca artistica nell’ambito del sacro. Fu proprio alla Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei – fondata nel 1955, durante il suo primo anno di mandato come Arcivescovo di Milano – che Giovanni Battista Montini ebbe l’occasione, di venire in contatto e instaurare un rapporto di amicizia e di collaborazione con un gruppo di autori attenti a coniugare i temi del sacro con i linguaggi artistici del ‘900. Tra questi, si segnalano Angelo Biancini, Floriano Bodini, Aldo Carpi, Virginio Ciminaghi, Silvio Consadori, Luigi Filocamo, Kengiro Azuma, Trento Longaretti, Enrico Manfrini, Francesco Messina, Luciano Minguzzi, Eros Pellini, Mario Rudelli, Aligi Sassu, Lello Scorzelli, Gianluigi Uboldi.

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Floriano Bodini, Ultima cena, 1955 ca, olio su tavola, 21×28, Milano, GASC

Mostra, opere e artisti

La rassegna presenta 50 lavori, tra dipinti, disegni, sculture, bozzetti, grafiche, raramente o mai esposti al pubblico, di autori quali Aldo Carpi, Francesco Messina, Trento Longaretti, Silvio Consadori, Floriano Bodini, Luigi Filocamo, Lello Scorzelli, Virginio Ciminaghi, Angelo Biancini, Eros Pellini, Ettore Calvelli. Ma la mostra non si conclude qui; bensì prosegue presentando anche bozzetti e disegni preparatori, gessi presenti anche nei Musei Vaticani e variazioni o multipli di opere in bronzo dei medesimi maestri, pezzi unici nel loro genere. L’esposizione si conclude idealmente attraverso importanti prestiti come un disegno preparatorio di Pericle Fazzini, proveniente dai Musei Vaticani, per l’opera monumentale “Resurrezione” oggi collocata nell’aula delle udienze in Vaticano e un’acquaforte di Marc Chagall e una litografia di Henri Matisse che giungono dalla Collezione Paolo VI – Arte Contemporanea di Concesio, paese natale di Giovanni Battista Montini.

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Villa Clerici, sede della GASC
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