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6 curiosità su Mary Shelley, la madrina di Frankenstein

Mary Shelley è l'autrice geniale che scrisse il capolavoro di Frankenstein. Ecco 6 curiosità sulla scrittrice, di cui oggi ricorre l'anniversario della nascita

Mary Shelley è la scrittrice ricordata principalmente per essere stata l’autrice del capolavoro Frankenstein e per essere stata la moglie dello scrittore inglese Percy Shelley. L’autrice è nata il 30 agosto 1797 ed è morta l’1 febbraio 1851.

Dalla penna intelligente, Mary Shelley affronta nel suo romanzo tematiche importanti e sempre contemporanee, come per esempio cosa sia il Bene e cosa sia il Male, la lotta tra la vita e la morte, o i dubbi riguardanti i limiti della conoscenza dell’uomo e tutte le problematiche etiche connesse. “Frankenstein” è un interessante spunto per riflettere su tutti questi argomenti.

Infatti, “Frankenstein” è solo in apparenza un racconto dell’orrore. Dietro c’è molto altro. Addentrandoci nelle pagine del capolavoro di Mary Shelley, scopriamo una verità sconvolgente: il mostro è tale perché si sente tale, è una creatura che vive isolata dal suo prossimo e dal mondo che lo circonda. L’isolamento e la solitudine che vive la creatura nata dagli esperimenti del dottore non è distante dall’isolamento e dalla solitudine che molti di noi provano in certi momenti della nostra esistenza.

6 curiosità su Mary Shelley, la madrina di Frankenstein

Ecco 6 curiosità che forse non conoscete su Mary Shelley, dalla vita all’ispirazione per il suo capolavoro, “Frankenstein”.

1. Mary Shelley scrisse Frankenstein a 19 anni

Mary Shelley era molto giovane quando scrisse “Frankenstein”. Aveva infatti solamente 19 anni, dato che lo scrisse nel 1816. Il capolavoro venne pubblicato solamente nel 1818 in forma anonima e, nonostante il giudizio della critica non fosse stato positivo, il libro riscosse un immediato successo.

2. L’incontro con Percy

La scrittrice conobbe Percy Shelley, autore della celebre Ode al vento occidentale, amico di Lord Byron, mentre lui era ancora sposato. Si incontrarono per la prima volta nel cimitero dove era sepolta la madre di Mary. I due furono a lungo amanti per poi sposarsi.

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3. L’ispirazione per scrivere Frankenstein le venne in sogno

Nel 1816 Mary Shelley e il marito trascorsero un periodo in Svizzera, in compagnia di Lord Byron, che al tempo era amante della sorellastra di Mary. Il gruppo per trascorrere il tempo decide di sfidarsi a comporre un racconto di paura. Mary all’inizio non sa cosa scrivere, ma l’ispirazione le giunse in sogno. Le apparve infatti un uomo che unendo vari pezzi di essere umano plasmava una creatura, per poi darle la vita. Al ritorno dal viaggio, spinta dal marito, Mary decise di rendere quel sogno il suo romanzo di successo.

4. Molte esperienze di vita e di morte

La vita di Mary Shelley fu costellata di numerosi eventi dolorosi e di morte. A cominciare dalla sua stessa nascita. Infatti la madre morì di parto, lasciandola orfana. Invece il 1816 fu un anno particolarmente significativo e allo stesso tempo doloroso per la sua vita. Oltre ad aver avuto l’ispirazione per Frankenstein, in quell’anno Mary perse la sua bambina e si suicidò la moglie di Percy.

5. La creatura in realtà non è cattiva

Nonostante i film su Frankenstein ritraggano la creatura come cattiva a causa del fatto che il suo cervello appartenesse ad un criminale, nel libro non è affatto così. Infatti la creatura cerca amore e comprensione, ma viene allontanato e perseguitato dagli uomini per il suo aspetto e per la sua natura. Perciò diventa crudele e più simile a un mostro.

6. Il sottotitolo è “Il moderno Prometeo”

Il sottotitolo di Frankenstein è “The modern Prometheus”. Secondo la mitologia greca Prometeo aveva ricevuto il compito da Zeus di plasmare gli uomini dal fango e animarli con il fuoco divino, dando loro la vita. Prometeo però affezionandosi alle sue creature diede a loro in dono il fuoco, disobbedendo agli ordini del re dell’Olimpo, che lo punì duramente. Il rimando è chiaro.

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