Ci sono veramente tanti libri che, seppur famosissimi ed entrati a buon diritto nel novero dei grandi capolavori della letteratura mondiale, non sono ancora stati letti da molti booklover. Il motivo? Troppo lunghi, troppo difficili, noiosi – si dice. Gli autori russi sembrano essere quelli più ostici. Ma anche i grandi romantici inglesi sono riusciti a dare del filo da torcere a molti lettori. Insomma, nonostante consigli su come leggere più velocemente un’opera, certi libri sono come la famosa dieta: ci si ripromette sempre di leggerli, ma si rimanda sempre il proposito “a domani”.
I 19 libri che tutti hanno intenzione di leggere ma che nessuno mai comincia
Tra i grandi classici della letteratura, sicuramente anche voi avete (ordinatamente posizionati nella vostra lista di lettura) un grande romanzo che vi attende. Da giorni. Forse da mesi. Magari anche da anni. Eh sì, pare proprio che anche il più bravo lettore abbia il proprio scheletro nell’armadio: Tolstoij? Dostoevskij? Brönte? Qual è l’autore che non è riuscito a conquistarvi del tutto? Il sito Bookriot ha fatto un breve sondaggio e ha stilato una classifica di 19 libri che tutti vorrebbero leggere ma che poi, per una ragione o per l’altra, non hanno mai iniziato davvero. Date un’occhiata questi titoli e mettetevi alla prova: quanti ne avete letti? E, soprattutto, qual è il libro che voi non siete proprio riusciti ad iniziare o avete lasciato a metà?
“Guerra e Pace” di Lev Tolstoij
“Anna Karenina” di Lev Tolstoij
“Ulisse” di James Joyce
“Moby Dick” di Herman Melville
“Il signore degli anelli” di J.R.R. Tolkien
“I fratelli Karamazov” di Fëdor Dostoevskij
“I miserabili” di Victor Hugo
“Orgoglio e Pregiudizio” di Jane Austen
“Lolita” di Vladimir Nabokov
“Via col vento” di Margaret Mitchell
“Jane Eyre” di Charlotte Brönte
“Cent’anni di solitudine” di Gabriel García Márquez
“Cime tempestose” di Emily Brönte
“Il rosso e il nero” di Stendhal
La Bibbia
“Il pendolo di Foucault” di Umberto Eco
“La lettera scarlatta” di Nathaniel Hawthorne
“Belli e dannati” di Scott Fitzgerald
“Quel che resta del giorno” di Kazuo Ishiguro