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Novità autunnali, le letture proposte da Sperling & Kupfer

Le proposte di lettura della casa editrice milanese per questo autunno 2013 è ricchissima di novità. Tra queste segnaliamo in primis il grande ritorno di Stephen King e Sveva Casati Modigliani...
Due grandi ed attesissimi ritorni in questo autunno sono quelli di Stephen King e Sveva Casati Modigliani. Accanto alla narrativa, una altrettanto vasta scelta di saggi

MILANO – Le proposte di lettura della casa editrice milanese per questo autunno 2013 è ricchissima di novità. Tra queste segnaliamo in primis il grande ritorno di Stephen King con “La torre nera. L’ultimo cavaliere. La battaglia di Tull”, l’ottavo volume della graphic novel tratta dalla saga fantasy del grande scrittore statunitense. Graditissimo ritorno è anche quello di Sveva Casati Modigliani, l’autrice italiana più amata, che con il suo “Palazzo Sogliano” propone una appassionante storia d’amore dai lati oscuri, alla ricerca di una verità per troppo tempo nascosta. Per quanto concerne la saggistica, imperdibile è “Il romanzo dei Windsor” di Antonio Caprarica, la storia della dinastia che da tre secoli è sul trono d’Inghilterra.

La protagonista de “La torre nera. L’ultimo cavaliere. La battaglia di Tull” è Allie, una donna bellissima. Nemmeno la terribile cicatrice che le solca il viso può nascondere la sua bellezza. Ma, dopo anni trascorsi dietro il banco del bar in un posto infernale come Tull, Allie sente il bisogno di aggrapparsi a qualcuno. E all’improvviso compare Roland, l’ultimo cavaliere. È il suo liberatore? O è solo un altro straniero come l’uomo in nero che l’ha preceduto? Che prima le ha sussurrato parole dolci e poi ha resuscitato Nort il mangiaerba in un rituale diabolico? Adesso le strade di Tull risuonano dei passi di Nort, l’immagine stessa della disperazione oltre la morte. Roland è lì per scoprire dov’è l’uomo in nero, che Allie vorrebbe non avere mai incontrato. Entrambi devono battersi contro la sua magia distruttrice.

È una sera di maggio quando a Palazzo Sogliano, settecentesca dimora dell’omonima dinastia di corallari a Torre del Greco, squilla il telefono. L’intera famiglia è riunita per il pranzo: Orsola, moglie di Edoardo, i loro cinque figli, la suocera Margherita e le sue due figlie. Stanno tutti aspettando che Edoardo ritorni. È Orsola a rispondere, e apprende dalla voce formale di un poliziotto la morte del marito in un incidente d’auto. E’ su questo scenario che si apre “Palazzo Sogliano”. Il colpo è tremendo: trent’anni d’amore spazzati via in un istante. Orsola non può sapere che quella morsa di dolore feroce che la attanaglia si trasformerà tra breve in un dolore ancora più profondo, nel momento in cui scopre una serie di foto recenti del marito in compagnia di un bel bambino dagli occhi a mandorla, che si firma: “Tuo figlio Steve”. Da questo incipit fulminante Sveva Casati Modignani ci conduce a ritroso nel tempo per raccontarci l’amore di Orsola ed Edoardo, ma anche la storia della matriarca Margherita, vera donna del Sud, orgogliosa, appassionata e dal cuore generoso, e di quel bambino comparso dal nulla.

Il protagonista di “Hotel Vendome”, nuovo romanzo di Danielle Steel, è Martin Hugues. Da quando ha divorziato dalla moglie, per Martin esistono solo due cose: la sua adorata figlia Heloise e il lussuoso albergo che possiede e dirige da anni con totale devozione nel cuore di New York. Poi, un giorno, nella sua vita entra Natalie, arredatrice di successo, e con lei, per la prima volta dopo anni, anche l’amore. Per Hugues però non è facile conciliare le cose, soprattutto per la gelosia di Heloise, ormai adulta ma abituata ad averlo tutto per sé. Solo la forza dei sentimenti riuscirà ancora una volta a far superare gli ostacoli e rimettere tutto a posto. Perché il vero lusso è avere una famiglia su cui poter contare. Sempre.

“Il romanzo dei Windsor” di Antonio Caprarica racconta i segreti della più longeva famiglia reale percorrendo oltre trecento anni di storia per giungere alla nascita dell’attesissimo primogenito di William e Kate. Se il buon nome e il successo della monarchia britannica dipendessero dalla gloria degli antenati, Elisabetta II si troverebbe davvero a mal partito: nessuno infatti ha lavorato più alacremente dei suoi predecessori a demolire l’immagine della dinastia. Donnaioli incalliti ricattati dalle amanti come Edoardo VIII, che abdicò per sposare l’americana Wallis Simpson, o Edoardo VII, al quale la madre, la severa regina Vittoria, indirizzava accorati richiami al dovere. Genitori sadici come Giorgio I, il re che sfrattò il figlio e la nuora separandoli dai loro bambini, e scialacquatori di ricchezze come Giorgio IV, bello e raffinato come il principe delle favole, che per ripianare i suoi debiti fu costretto alle nozze con una donna che lo ripugnava. Per fortuna, fra sordide guerre dinastiche e scandali di letto spuntarono anche figure capaci di garantire la stabilità e il successo della monarchia, come quella di Elisabeth Bowes Lyon. L’indimenticabile regina madre che conquistò non solo il cuore del balbuziente e dolce Giorgio VI, ma anche l’affetto dell’intera nazione.

Per rimanere in tema di famiglia reale, ecco il saggio “Diana”, che racconta la storia della “principessa triste”.  Il 1° settembre 1995, al capezzale di un amico, Diana, da poco separata, incontra l’uomo che avrebbe cambiato per sempre la sua vita: il chirurgo pakistano Hasnat Khan. È tutto fuorché il suo tipo: sovrappeso, fumatore, dedito solo al lavoro, schivo, e musulmano. Eppure in lui trova quello che ha sempre cercato: una persona seria e responsabile, disponibile verso gli altri, indifferente al lato glamour, con un forte senso della famiglia. Pur di conquistarlo, si traveste per accompagnarlo inosservata nei locali jazz, impara a cucinare, studia con impegno l’islam (ed è disposta a convertirsi). È una donna nuova, di giorno in giorno rifiorisce e trova sempre più slancio verso le attività umanitarie, per le quali scopre una sincera vocazione. Nel maggio 1997, pochi mesi prima della sua morte, vola in Pakistan per incontrare la famiglia di Hasnat. Se quel giorno le cose fossero andate diversamente, gli eventi di quella tragica estate non sarebbero mai accaduti. Poco dopo, i due decidono di interrompere la relazione, ma Lady D, ancora innamorata, gioca la carta della gelosia e si fa fotografare in compagnia di Dodi Fayed. Quella che per fonti molto vicine a Diana era solo finzione si spinge fino all’incidente del 31 agosto 1997.

L’idea proposta da Ellen Hidding nel suo “Fior fior di cose” è che i nuovi guru siano i Flower Designer. Fiori, frutti, erbe aromatiche, verdure: sono gli elementi coloratissimi e trendy con cui esercitare la propria creatività per decorare la casa con uno stile chic e tutto al naturale. Ellen Hidding, nata nella terra dei tulipani, propone in questo libro, pieno di fantasia e stile, mille modi per stupire gli ospiti: composizioni floreali, centrotavola, segnaposto per una tavola elegante e originale ; deliziosi giochi e fantastiche decorazioni per le feste dei bambini; idee sorprendenti e fresche per rendere speciale ogni occasione, da Halloween al compleanno, dal Natale alla cena romantica; tisane depurative e dolcetti irresistibili.

28 settembre 2013

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