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Le 10 canzoni più ricercate nel 2020 e il loro significato

Ci sono canzoni che tutti abbiamo cantato, canzoni che ci hanno emozionato e che con le loro parole sono riuscite a illuminare spazi d'ombra. Sono canzoni, ma anche poesie. E noi le abbiamo ascoltate, lette e interpretate per voi

Ci sono canzoni che tutti abbiamo cantato, canzoni che ci hanno emozionato e che con le loro parole sono riuscite a illuminare spazi d’ombra, a squarciare la superficie per portarci a esplorare gli anfratti dell’animo umano. Sono canzoni, ma anche poesie. Noi nel corso dell’anno passato le abbiamo ascoltate, lette e interpretate per voi.  Ecco, le 10 interpretazioni che più hanno conquistato i nostri lettori. 

“Le tasche piene di sassi”, la canzone che Jovanotti dedicò a sua madre

Riaffiorano in noi le parole di una emozionante canzone di Jovanotti, dal titolo “Le tasche piene di sassi”. Scritta per la madre scomparsa, premio Mogol nel 2011, la canzone esprime il senso di solitudine e smarrimento di fronte alla perdita di una figura fondamentale come un genitore. 

Il significato di “The sound of silence”, la canzone sull’incomunicabilità

Scritta e musicata nel 1964, “The sound of silence” è forse la canzone più celebre del duo Simon & Garfunkel. Fra i pezzi più belli nella storia della musica, il testo di “The sound of silence” è da considerarsi poesia per le sue immagini senza tempo e la sua capacità di evocare e suggerire attraverso l’uso di metafore e allegorie. A raccontarci “il suono del silenzio” è infatti un gioco di luci e ombre, ma anche una voce fuori campo – quasi biblica – che detta e profetizza il destino di un’umanità incapace di comunicare. Un’immagine che a distanza di 50 anni si rivela davvero profetica, dove il “Dio Neon” è l’emblema dello smartphone che teniamo in mano, che ci scherma dalla vita e ci fa da scudo nella comunicazione con gli altri.

“A mano a mano” di Rino Gaetano e l’evoluzione dell’amore

Una delle canzoni più belle del panorama musicale italiano è A mano a mano, una canzone incisa nel 1978 su un 45 giri da Riccardo Cocciante. La canzone divenne però celebre grazie a Rino Gaetano che diede al testo un tono più fresco e leggero, diverso dall’interpretazione cuba e malinconica di Cocciante. Ferzan Özpetek, che inserì la canzone nella colonna sonora del film Allacciate le cinture, racconta che Rino Gaetano, durante il Q-Concert, uno spettacolo dal vivo organizzato dalla RCA, in cui vari artisti interpretavano le canzoni altrui, avesse deciso di cantare A mano a mano di Cocciante perché avesse intravisto tra la folla la sua ex fidanzata. Infatti A mano a mano racconta la storia di un amore ormai finito, che il tempo ha spento, ma che sempre il tempo può far risplendere di nuovo.

“Anna e Marco” di Lucio Dalla è la rappresentazione perfetta di cosa significhi essere giovani

C’è una bellissima frase di Calvino, molto conosciuta, che recita “a volte uno si sente incompleto ed è soltanto giovane”, una frase forte e allo stesso tempo piena di verità. Quando siamo giovani, siamo talmente attaccati alla vita che ci sembra di non viverla abbastanza, ci sembra di non riuscire a realizzare i nostri sogni, che appaiono sempre lontani da raggiungere. Ma la pazienza e l’attesa rivelano in realtà come la questo sentirsi incompleti faccia parte del crescere, della voglia di essere felici subito e senza compromessi. Ascoltando “Anna e Marco”, quella perla di canzone uscita nel 1979 nell’undicesimo album di Dalla, intitolato “Lucio Dalla”, torna in mente tutta questa riflessione: Anna e Marco sono due giovani che vedono il proprio futuro lontano, ma devono solo crescere e trovare la propria strada.

Perché Geordie fu impiccato con una corda d’oro. Il significato della canzone di De André

Celebre per le sue immagini vivide e senza tempo, per non parlare del suo ritmo ancestrale che ci riporta in un mondo lontano, “Geordie” è uno dei pezzi più amati del repertorio di Fabrizio De André. Scritta nel 1966 come adattamento dell’omonima canzone incisa da Joan Baez nel 1962, Geordie affonda le sue radici molto più di indietro di quanto si pensi. 

“Mi sono innamorato di te” di Tenco spiega come nasce un amore

L’amore è una forza incredibile. Unisce le persone, crea ponti, dà felicità, restituisce la speranza. L’amore è vita. Ma come nasce, come si sviluppa, perché ci innamoriamo? Persino Dostoevskij faceva fatica a rispondere a domande del genere: “Capitano a volte incontri con persone a noi assolutamente estranee, per le quali proviamo interesse fin dal primo sguardo, all’improvviso, in maniera inaspettata, prima che una sola parola venga pronunciata”. L’amore capita, forse è l’unica cosa che spesso ci è dato sapere. E forse questo è proprio quello che ci dice Luigi Tenco quando nel brano “Mi sono innamorato di te” spiega come nasce l’amore.

Perchè “Il vecchio e il bambino” di Francesco Guccini è da considerarsi poesia

Descrivere e raccontare la poesia, le parole e la musica di Francesco Guccini significa confrontarsi con quasi quarant’anni della storia del nostro Paese. Autore di testi dall’indiscusso valore letterario che gli sono anche valsi il Premio Montale, Guccini è uno dei capisaldi del cantautorato “made in Italy”. Per entrare nel suo mondo fatto di musica e parole, bisogna seguire il filo del discorso dei racconti che compongono i suoi dischi, in cui emerge la sua anima di cantautore moderno, raffinato autore di versi e cantautore politico. L’abilità nel sapere trasformare gli argomenti trattati nei suoi testi in vere e proprie poesie attraverso la musica si evince tra le sue canzoni, in particolare ne “Il vecchio e il bambino”. Un testo in cui un passato, quasi fiabesco, viene raccontato da un vecchio agli occhi di un bambino, intento a vivere il presente.

“La canzone dell’amore perduto” di De André, una passione che svanisce

Per l’amore diamo tutto e le nostre gesta sono spesso molto più eclatanti di quelle dei protagonisti di libri e film. L’amore è quel sentimento che dà forma alla nostra vita ed è capace di condizionare tante delle nostre scelte, da come vestirci a dove abitare. Ed è forse proprio per questa ragione che quando una storia finisce e perdiamo un amore siamo colti da quella malinconia che così bene racconta Fabrizio De André ne La canzone dell’amore perduto.

Perché “Love of my life” di Freddie Mercury può considerarsi poesia

Amato da intere generazioni per il talento vocale e la sua esuberante presenza scenica sul palco, Freddie Mercury è considerato uno dei più celebri e influenti artisti nella storia del rock. Di lui si ricordano pietre miliari della musica mondiale come Bohemian Rhapsody, Crazy Little Thing Called Love, Don’t Stop Me Now, Play the Game, Somebody to Love e We Are the Champions. Per ricordare la sua vena poetica, il romanticismo e la dolcezza della sua opera musicale, vogliamo analizzare il testo di “Love of my life”, singolo uscito con l’album Live Killers dei Queen del 1979. La versione più celebre non è l’originale del disco A Night at the Opera del 1975, ma è la versione live cantata nel concerto svoltosi a Francoforte in Germania durante il Live Killers Tour.

“La cura” di Franco Battiato è dedicata all’Amore universale

Franco Battiato è un amatissimo cantautore, compositore e regista siciliano. La sua virtù di cantautore è sempre stata quella di saper combinare molteplici stili musicali, combinandoli tra loro in un approccio eclettico, originale e sperimentale. La poesia e la letteratura, come ci ha insegnato il buon Sartre, vivono grazie a chi le legge e chi attribuisce loro un significato. E ognuno interpreta a suo modo un testo, in base a quello che sente, a quello che sa, alla sua esperienza di vita. Il caso del brano “La cura” di Franco Battiato è emblematico, uscito per la prima volta nell’album “L’imboscata” nel 1996 e diventato quasi subito uno dei pezzi più amati della musica italiana.

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