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“La Gabbianella e il gatto”, il film tratto dal romanzo di Luis Sepùlveda

Ripercorriamo l'emozionante trama del lungometraggio del 1998 basato sul romanzo dell'autore cileno "Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare"

“La gabbianella e il gatto” è un celebre film d’animazione basato sull’omonimo romanzo di Luis Sepúlveda. Prodotto da Cecchi Gori nel 1998, il lungometraggio fu diretto da Enzo D’Alò, che aveva già diretto un altro successo animato due anni prima, La freccia azzurra. Si tratta della pellicola d’animazione italiana di maggior successo commerciale

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La gabbianella e il gatto

Kengah, una gabbiana avvelenata da una macchia di petrolio, riesce ad affidare in punto di morte il proprio uovo al gatto Zorba, strappandogli tre promesse. Quella di non mangiare l’uovo, di averne cura finché non si schiuderà e di insegnare a volare al nascituro. Zorba, commosso, accetta senza pensare a cosa va incontro e chiede consiglio ai suoi amici. Dopo qualche tempo, i gatti decidono di provare a farla volare, per onorare anche l’ultima promessa fatta da Zorba a Kengah. Consultando l’enciclopedia di Diderot, studiano e provano ogni tipo di metodo e le fanno fare tantissimi esercizi, purtroppo senza risultato, in quanto la gabbiana continua a schiantarsi al suolo.

A questo punto a Zorba viene un lampo di genio: un ottimo modo per cercare di far volare Fifì è farla saltare da un edificio molto alto. Zorba chiede quindi aiuto a Bubulina e alla sua padroncina Nina per portare Fortunata in cima al campanile di San Michele, dal quale potersi lanciare e volare. Arrivati in cima, Zorba rassicura Fifì e la spinge a superare ogni paura. L’affetto nelle parole del gatto dà a Fifì il coraggio che cercava: la gabbiana si lancia in picchiata e, appena prima di toccare terra, finalmente, apre le ali e riesce a levarsi in volo. Ad assistere alla scena ci sono anche il Grande Topo ed il suo vice. Mentre i gatti, commossi, la salutano, Fifì vola verso il mare e incontra uno stormo di gabbiani, trovando così il suo futuro.

Il film è liberamente ispirato al romanzo dello scrittore cileno Luis Sepúlveda “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”.

 

Colonna sonora

Le musiche originali del film sono di David Rhodes. Il brano principale della colonna sonora, “So volare”, è stato scritto e interpretato da Ivana Spagna. Altri brani della colonna sonora sono “Non sono un gatto” di Leda Battisti, “Siamo gatti” di Samuele Bersani, “Duro lavoro” e “Noi siamo i topi” di Gaetano Curreri e Antonio Albanese.

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