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“L’attimo fuggente”, le frasi più belle dello straordinario film di Peter Weir

"L'attimo fuggente" è il film che ci ha trasmesso molto di più di quello che pensiamo. Ecco le frasi più belle di questa meravigliosa storia, che andrà in onda questa sera su Italia1.

Questa sera, 6 gennaio 2024, andrà in onda su Italia Uno a partire dalle 21.20 “L’attimo fuggente“, straordinario film del 1989 che andrebbe visto almeno una volta nella vita.

In questo articolo scopriamo le frasi più iconiche de “L’attimo fuggente”, soffermandoci sul valore dei sogni e della letteratura.

“L’attimo fuggente”, un film sui sogni e sulla poesia

Tutti abbiamo sempre sperato di incontrare un professore come John Keating, il protagonista de “L’attimo fuggente”, professore di letteratura carismatico, appassionato e che capisce i suoi studenti, entrando addirittura nei loro cuori. John Keating è l’insegnante del film L’attimo fuggente, film del 1989, diretto da Peter Weir, con vari attori tra cui Robin Williams, che ovviamente riveste il ruolo del professore.

A suon di “carpe diem”, gli alunni vengono trasportati dall’entusiasmo e dall’approccio didattico originale che spinge gli alunni a distinguersi dagli altri e ad inseguire i propri sogni. La passione per la poesia li spinge a riportare in vita un gruppo “clandestino” di poesia: la “setta dei poeti estinti”.

Ecco le frasi più belle tratte da “L’attimo fuggente”

 

Cogli la rosa quando è il momento, che il tempo, lo sai, vola e lo stesso fiore che sboccia oggi, domani appassirà.

 

Non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino: noi leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana; e la razza umana è piena di passione. Medicina, legge, economia, ingegneria sono nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento; ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l’amore, sono queste le cose che ci tengono in vita.

 

Citando Walt Whitman, “O me o vita, domande come queste mi perseguitano. Infiniti cortei di infedeli. Città gremite di stolti. Che v’è di nuovo in tutto questo, o me o vita.” Risposta: “Che tu sei qui, che la vita esiste, e l’identità, che il potente spettacolo continua e che tu puoi contribuire con un verso. Che il potente spettacolo continua e che tu puoi contribuire con un verso.” Quale sarà il tuo verso?

 

 Andai nei boschi per vivere con saggezza, vivere in profondità e succhiare tutto il midollo della vita, per sbaragliare tutto ciò che non era vita e non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto.

 

Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse. E il mondo appare diverso da quassù. Non vi ho convinti? Venite a vedere voi stessi. Coraggio! È proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un’altra prospettiva.

 

Keating: “Cogli l’attimo, cogli la rosa quand’è il momento”… Perché il poeta usa questi versi?
Dalton: Perché va di fretta!
Keating: No! [finge di premere un pulsante] Ding! Grazie per aver partecipato al nostro gioco. Perché siamo cibo per i vermi, ragazzi. Adesso avvicinatevi tutti, e guardate questi visi del passato. Li avrete visti mille volte, ma non credo che li abbiate mai guardati. Non sono molto diversi da voi, vero?

Stesso taglio di capelli, pieni di ormoni, come voi, invincibili, come vi sentite voi. Il mondo è la loro ostrica, pensano di essere destinati a grandi cose, come molti di voi, i loro occhi sono pieni di speranza, proprio come i vostri. Avranno atteso finché non è stato troppo tardi per realizzare almeno un briciolo del loro potenziale? Perché vedete, questi ragazzi ora, sono concime per i fiori. Ma se ascoltate con attenzione, li sentirete bisbigliare il loro monito: Carpe… Carpe diem… Cogliete l’attimo, ragazzi… Rendete straordinaria la vostra vita!

 

…Che il potente spettacolo continua e che tu puoi contribuire con un verso. Quale sarà il tuo verso?

 

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