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Ex Ilva, a Taranto i genitori occupano la scuola vicino alle collinette tossiche

A Taranto sono stati riscontrati nuovi materiali pericolosi nelle collinette vicino alla scuola Deledda. I genitori occupano l'istituto

MILANO – A Taranto sono stati trovati vicino all’edificio scolastico Deledda del diossene e pcb di una quantità maggiore 4 volte al limite consentito. Questi nuovi dati sono stati rilevati dall’Arpa Puglia che ha svolto indagini presso le barriere costruite per dividere le case dal quartiere dall’acciaieria dell’allora Italsider, poi Ilva e ora Arcelor Mittal. I genitori degli studenti, quando hanno sono venuti a sapere di questi nuovi dati, hanno forzato i cancelli della scuola e sono entrati per ottenere delle risposte.

Cosa è successo

A scatenare tutto sono stati i dati rilevati dall’Arpa Puglia nei terreni delle collinette vicino all’Istituto Deledda e all’acciaieria ex Ilva. Infatti le quantità di materiale tossico riscontrate sono quattro volte maggiori del limite consentito: fino a 45 nanogrammi per chilo.
Nei mesi scorsi le montagnette erano state sequestrate perché contenenti metalli pesanti e scarti di produzione tossici per la salute di chi frequenta la scuola e per i residenti del quartiere Tamburi. Per questo motivo il sindaco di Taranto aveva ordinato la chiusura delle scuole e lo spostamento delle strutture in altre sedi in attesa di nuovi risultati.
I genitori, venendo a sapere dei nuovi dati, sono entrati nella scuola Deledda in segno di protesta e per ottenere delle risposte. Infatti non vogliono mandare i propri figli in un’altra scuola fuori dal quartiere Tamburi, ma vogliono muoversi liberamente nel proprio quartiere. Ecco di seguito il comunicato dei genitori:

“Dopo non aver ottenuto risposte dal sindaco in merito alla PEC inviata circa due mesi fa (risposta che doveva arrivare entro 30gg) e alla luce dei dati appresi questa mattina dalla conferenza stampa dei consiglieri comunali Battista, Fornaro e Corvace, abbiamo deciso di occupare in maniera permanente le scuole in questione (specificamente scuola ‘Deledda’). La nostra permanenza sarà ad oltranza fino a quando chi di competenza non verrà a portare risposte concrete, certe e verificabili rispetto all’inizio del nuovo anno scolastico che ad ora è completamente incerto. Ribadiamo assolutamente che non vogliamo spostare i nostri figli e le nostre figlie presso istituti che si trovano al di fuori dei Tamburi perché pretendiamo di vivere e restare liberamente nel nostro quartiere. ‘IL TEMPO E’ SCADUTO!‘”

 

 

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