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Come ritrovare la nostra forza interiore secondo Isabel Allende

Non è forse vero che, di questi tempi bui, stiamo scoprendo una forza che neppure sapevamo di possedere? Grazie a Isabel Allende e alle sue parole senza tempo

La frase con cui vi proponiamo di cominciare la giornata è tratta dal romanzo “L’isola sotto il mare” di Isabel Allende. Con queste parole, la scrittrice cilena, autrice del celebre romanzo “La casa degli spiriti”, ci incoraggia a scoprire la forza che è nascosta dentro ognuno di noi. Un monito che ci può essere d’aiuto nell’affrontare i momenti difficili. 

Tutti noi abbiamo una riserva insospettata di forza dentro che emerge quando la vita ci mette alla prova

Ritrovare la forza interiore

Come afferma la scrittrice cilena Isabel Allende, per affrontare le sfide della vita serve una grande forza interiore. La possiamo trovare solo dentro di noi, ma come fare per coltivarla e accrescerla? La vita è un viaggio fatto di alti e bassi: lo abbiamo imparato soprattutto durante i mesi scorsi, in cui lockdown e restrizioni han messo a dura prova il nostro spirito e la nostra tenacia. Il nostro modo di vivere le differenti situazioni del quotidiano cambia in base al nostro atteggiamento.

Gli ostacoli possono diventare delle vere e proprie sfide per crescere mentre esistono opportunità di sviluppo personale che possono rappresentare un vero e proprio trionfo, se le si riconosce come tali e non come esperienze negative. Dalle situazioni negative può sempre nascere un’opportunità. Quando dentro di noi ci sentiamo deboli rischiamo di essere travolti da un uragano. Ma se ascoltiamo la nostra forza interiore, il nostro spirito di sopravvivenza, la nostra resilienza possiamo imparare a resistere alle avversità senza lasciarci sconfiggere dalle paure e abbattere dagli ostacoli.

storia amore sepulveda e moglie

La poesia che Luis Sepùlveda dedicò alla moglie Carmen in esilio

Sopravvissuti al regime di Pinochet, Luis Sepùlveda e la moglie Carmen Yanez sono la rappresentazione perfetta della forza dell’amore di fronte a qualsiasi ostacolo

Isabel Allende

Dopo il golpe di Pinochet e l’uccisione dello zio Salvador Allende è costretta a lasciare il Cile e si trasferisce a Caracas. Vi rimane fino al 1988 quando si sposta in California, dove vive tuttora. Col suo primo romanzo, La casa de los espíritus (1982), si è subito affermata come una delle voci più interessanti della narrativa sudamericana contemporanea. Successivamente ha pubblicato De amor y de sombra (1984), Eva Luna (1987), Los cuentos de Eva Luna (1989), El plan infinito (1991).

Nel 1992 muore la figlia di ISabel Allende, Paula, ammalata di porfiria, e nel 1994 esce Paula, uno dei suoi più toccanti romanzi dove, in una sorta di diario, la Allende racconta i ricordi degli anni passati insieme. Nella produzione successiva si annoverano: Afrodite (1997); La hija de la fortuna (1999); Retrato en sepia (2000); la trilogia per ragazzi La ciudad de las bestias (2002), El reino del dragón de oro (2003) e El bosque de los pigmeos (2005); Zorro (2005); Inés del alma mia (2006); La suma de los días (2008); La isla bajo el mar (2009); El cuaderno de Maya (2011); Amor (2012); El juego de Ripper (2013; trad. it. 2013); El amante japonés (2015; trad. it. 2015); Más allá del invierno (2017; trad. it. 2017); Largo pétalo de mar (2019; trad. it. 2019); Mujeres del alma mía (2020; trad. it. 2020).

Via: Treccani

“L’isola sotto il mare” di Isabel Allende

 

 

 

Tété ha nove anni quando il giovane francese Toulouse Valmorain la compra perché si occupi delle faccende di casa. Intorno, i campi di canna da zucchero, la calura sfibrante dell’isola, il lavoro degli schiavi. Tété impara presto com’è fatto quel mondo: la violenza dei padroni, l’ansia di libertà, i vincoli preziosi della solidarietà. Quando Valmorain si sposta nelle piantagioni della Louisiana, anche Tété deve seguirlo, ma ormai è cominciata la battaglia per la dignità, per il futuro, per l’affrancamento degli schiavi. Contro il fondale animatissimo della Storia, Zarité Sedella, soprannominata Tété, spicca bella e coraggiosa, battagliera e consapevole, un’eroina modernissima che arriva da lontano a rammentarci la fede nella libertà e la dignità delle passioni.

 

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