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Cos’è la verità secondo Enzo Biagi

L'aforisma del giorno appartiene ad Enzo Biagi, autore di oltre ottanta libri e di centinaia di interviste che hanno scritto la storia del '900

L’aforisma del giorno appartiene ad Enzo Biagi, nato il 9 agosto 1920 e scomparso il 6 novembre 2007. Biagi fu autore di oltre ottanta libri e interviste che hanno scritto la storia del ‘900, inventore del primo rotocalco televisivo, ma anche il primo direttore di TG ad affidare la conduzione a un giornalista. Fu anche il primo a convincere l’allora direttore generale Bernabei a consentire alle troupe di alloggiare negli stessi hotel dei giornalisti. “Un modo per scambiarsi le idee, sentirsi più squadra, velocizzare i servizi”. Noi lo ricordiamo oggi attraverso una delle sue frasi, tratta dal libro “Strettamente personale“, edito da Rizzoli nel 1977.

Le verità che contano, i grandi principi, alla fine, restano due o tre. Sono quelli che ti ha insegnato tua madre da bambino.

La vita è senza finestra” di Enzo Biagi

“Sono convinto che i libri di memorie dovrebbero essere pubblicati postumi: sarebbe la garanzia dell’autenticità dei sentimenti.” Così scrisse Enzo Biagi un giorno di gennaio del 2000, due anni prima dell’editto bulgaro che portò alla sua cacciata dalla Rai. E in effetti quello dell’autenticità, dell’aderenza alla realtà è il filo lungo cui si dipana la sua intera esistenza.

Dalla nascita in un paesino dell’Emilia, agli studi, all’incontro con la moglie Lucia, all’esperienza partigiana, fino alle spesso tumultuose tappe della sua lunga carriera di giornalista, Enzo Biagi ha attraversato con grazia e coerenza l’Italia del Novecento- Ha raccontato dalla sua “finestra” i fatti come si presentavano: la guerra, il boom economico, il Sessantotto, il tempo delle stragi e la P2, fino al berlusconismo di un’Italia ormai al crepuscolo.

In questo libro che ben si può definire una auto-biografia postuma,  ci accompagna oggi nuovamente attraverso quell’Italia che forse stiamo dimenticando, ma che ancora non possiamo lasciarci alle spalle.

 

 

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