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Il valore delle parole secondo Andrea Camilleri

La frase del giorno appartiene ad Andrea Camilleri: un aforisma per riflettere sul valore e lo straordinario potere delle parole. 

Andrea Camilleri è stato un maestro della scrittura, capace di regalarci storie senza tempo ed emozioni che ancora oggi rivivono grazie alle sue parole ed i suoi personaggi. Oggi, anniversario della nascita del maestro Camilleri, avvenuta il  6 settembre 1925, lo ricordiamo con una delle sue frasi più belle e memorabili. Una frase per riflettere sul valore e lo straordinario potere delle parole. 

Le parole che ci dicono la verità hanno una vibrazione diversa da tutte le altre

La verità nelle parole

Secondo Andrea Camilleri, le parole che ci dicono la verità hanno una vibrazione diversa: la verità spesso ci può ferire come una lama di coltello e colpirci più forte di uno schiaffo, ed è più facile nasconderci dietro una bugia che apparentemente potrebbe salvaguardarci ma le parole dette con verità sono quelle che ci rendono uomini liberi. Sta tutti qui il concetto di libertà, ossia nella capacità di esprimere la propria opinione e di saperla trasferire agli altri, brutta e buona che sia. La natura di ciò che comunichiamo agli altri arriva sempre agli altri; ecco perché è importante dire sempre la verità, e Camilleri ce lo ricorda bene con questo semplice ma efficace aforisma, capace di arrivare dritto al punto, proprio come lui faceva con i suoi romanzi.

Andrea Camilleri, lo scrittore più amato dei nostri tempi

Papà del Commissario Montalbano, Andrea Camilleri è stato fra gli scrittori più amati del nostro tempo. Con il suo stile colto e la sua arguzia ha saputo farci innamorare della sua scrittura, del suo linguaggio  e delle storie che raccontava. Nato nel 1925, a Porto Empedocle, non è stato soltanto uno scrittore, ma anche un drammaturgo, un autore teatrale e televisivo, un regista radiofonico. Ma anche un militante antifascista armato da sempre del potere salvifico della parola. Malgrado fosse afflitto da cecità e da gravi condizioni fisiche negli ultimi anni, Camilleri non si abbandonò mai al dolore. Dove non riuscivano ad arrivare i suoi occhi, c’erano le sue parole, sempre giuste, calibrate, perfette lì dove si trovavano. 

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“Il giro di boa” di Andrea Camilleri, il caso più complesso di Montalbano

Nel romanzo “Il giro di boa”, Andrea Camilleri narra, forse, il caso più difficile che il commissario Montalbano si trova a dover risolvere

Il commissario Montalbano

Il grande successo di Camilleri è arrivato con l’invenzione dell’ormai noto Commissario Montalbano, protagonista di romanzi che non abbandonano mai le ambientazioni e le atmosfere siciliane e che non fanno alcuna concessione a motivazioni commerciali o a uno stile di più facile lettura. Infatti, dopo ‘Il corso delle cose’, passato pressoché inosservato, nel 1980 pubblica ‘Un filo di fumo’, primo di una serie di romanzi ambientati nell’immaginaria cittadina siciliana di Vigàta, a cavallo fra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900. In tutti questi romanzi Camilleri dà prova non solo di una straordinaria capacità inventiva, ma riesce a calare i suoi personaggi in un ambiente totalmente inventato e nello stesso tempo realistico, creando dal nulla anche un nuovo linguaggio, una nuova ‘lingua’ derivata dal dialetto siciliano, che lo fa divenire un nuovo Gadda.

Camillari ci ha lasciato in eredità quindi le storie del commissario Salvo Montalbano, quel personaggio che gli ha donato la fama prima con i romanzi scritti a partire dal 1994, poi con la saga interpretata da Luca Zingaretti. Nel 2006 ha consegnato a Sellerio il finale della saga di Montalbano, chiedendo che venisse pubblicato soltanto dopo la sua morte. Negli ultimi anni aveva insegnato regia all’Accademia nazionale d’arte drammatica. 

Nei suoi romanzi l’intreccio poliziesco è fondamentale, ma è anche il pretesto per la creazione dei personaggi. L’aspetto e il carattere di questi è una parte del lavoro di creazione che Camilleri cura particolarmente. I protagonisti delle sue storie sono spesso infatti molto divertenti ed ironici; ma anche molto malinconici, e questo vale in  misura maggiore per il Commissario Montalbano. 

Le più belle frasi di Andrea Camilleri

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Andrea Camilleri è stato uno degli scrittori simbolo della letteratura italiana. Ecco le sue frasi più belle

L’ultimo saluto di Camilleri

“Mi piacerebbe che ci rincontrassimo, tutti quanti qui, in una sera come questa, tra cento anni”. È la frase con cui Andrea Camilleri aveva concluso l’acclamato spettacolo “Conversazione su Tiresia”. È proprio con queste parole che la famiglia e i cari decisero di ingraziare e salutare “tutti i suoi lettori e tutti i suoi amici per avergli voluto così bene”.

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