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Come si costruisce l’autostima secondo Paolo Crepet

La frase del giorno con cui vi invitiamo a riflettere in questo inizio giornata è di Paolo Crepet, psichiatra, scrittore e sociologo italiano, tratto dal suo libro "Sull'amore".

La frase del giorno con cui vi invitiamo a riflettere in questo inizio giornata è di Paolo Crepet, psichiatra, scrittore e sociologo italiano. L’aforisma è tratto dal suo libro “Sull’amore“.

L’autostima non si costruisce con feste e bei vestiti, ma nei momenti difficili della vita.

Credere in se stessi oggi

Abbiamo tutti passato momenti difficili nella nostra vita. Si è soliti pensare che i momenti di difficoltà mettano alla prova le nostre sicurezze, le nostre certezze e le nostre forze. Tuttavia, secondo Paolo Crepet questo non è vero, anzi: è proprio nei momenti di difficoltà che possiamo davvero trovare tutte le nostre risorse, scoprire quell’istinto di sopravvivenza che tante volte, a noi italiani, nella storia ci ha consentito di uscire dai guai. Ed è proprio dal riuscire a farcela che si costruisce la nostra personalità, è in qual momento che scopriamo le nostre potenzialità. Ed è proprio in quel momento che, inevitabilmente, accresce la nostra autostima.

Paolo Crepet, "E' più intelligente prevedere invece di osservare"

Paolo Crepet, “E’ più intelligente prevedere invece di osservare”

Paolo Crepet è tornato, con il libro “Oltre la tempesta”, a parlarci del futuro delle nostre relazioni post Covid. Lo abbiamo intervistato in esclusiva.

Nei momenti di serenità possiamo sentirci spensierati, sicuri di noi stessi e delle nostre certezze, ma sulla base di cosa possiamo definirci tali? In che modo mettiamo alla prova, “con feste e bei vestiti” per dirla alla Crepet, la nostra autostima? Ecco perché sono i momenti difficili a poterci dare davvero i giusti segnali capaci di accrescere la nostra autostima.

Sull’amore

Nello stile semplice e narrativo che lo ha reso familiare a tanti lettori, nel tono rigoroso e sommesso del grande saggista, Paolo Crepet affronta in questo libro quello che è forse il vero tabù del nostro tempo. E ci porta per mano a scoprire che nel mondo dominato dall’ossessione dell’efficienza e della prestazione, la vera possibilità di cambiamento coincide proprio con il coraggio dei sentimenti. Perché si fa presto a dire «amare». Ma quante sono le persone che possono dire di essere innamorate sul serio? E quante quelle capaci di andare oltre l’innamoramento, fino all’amore?

Paolo Crepet

Paolo Crepet è uno psichiatra, sociologo, educatore, saggista e opinionista italiano nato a Torino il 17 settembre 1951. È il figlio di Massimo Crepet, in passato pro-rettore dell’Università di Padova e professore di Clinica delle Malattie del Lavoro nello stesso Ateneo. Dalla relazione con Cristiana Melis, con cui si è poi sposato, ha avuto una figlia che porta il nome di sua nonna, Maddalena.

Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Padova nel 1976 e poi in Sociologia presso l’Università di Urbino nel 1980, nel 1985 ottiene la specializzazione in Psichiatria presso la Clinica Psichiatrica dell’Università di Padova. Ha conosciuto, da giovane, Franco Basaglia, avvicinandosi alle sue posizioni antipsichiatriche.

Dopo aver lavorato all’ospedale psichiatrico di Arezzo, lascia l’Italia per trasferirsi in India, per tre anni, e poi spostarsi in Danimarca, nel Regno Unito, in Germania, in Svizzera e nella Repubblica Ceca. In seguito, insegna a Toronto, a Rio de Janeiro e presso il Centro di Studi Europei di Harvard; decide poi di tornare in Italia per seguire Basaglia a Roma.

Spesso ospite in televisione, è divulgatore e opinionista in moltissime trasmissioni. Nel 2013 è stato presidente della Giuria dei Letterati del Premio Campiello. Come scrittore vince nel 2015 il Premio letterario La Tore Isola d’Elba alla carriera

 

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