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L’inutilità della guerra secondo Gino Strada

Il 21 aprile Gino Strada avrebbe compiuto 75 anni. Ricordiamo lui e il suo impegno nella lotta per i diritti umani con una frase che parla della guerra e della sua inutilità.

Gino Strada, all’anagrafe Luigi, è nato il 21 aprile 1948. Oggi avrebbe compiuto 75 anni. Instancabile attivista, ha lavorato con impegno e dedizione e lottato fino alla fine per i diritti umani, esercitando la professione di medico chirurgo, scrivendo libri e articoli e, in ultimo, fondando Emergency, l’ONG italiana concepita insieme alla moglie Teresa Sarti con lo scopo di riabilitare le vittime di guerra e delle mine antiuomo.

Nel giorno in cui Gino avrebbe compiuto 74 anni vogliamo ricordare Gino Strada e il suo impegno nella lotta per i diritti umani attraverso una frase che dice tanto sulla guerra e sulla sua inutilità.

“Ogni Guerra ha una costante: il 90% delle vittime sono civili che non hanno mai imbracciato un fucile. Che non sanno neanche perché gli arriva in testa una bomba. Che poi ci mandano a morire i figli dei poveri”.

L’inutilità della guerra

Pronunciava queste parole, Gino Strada, nell’intervento tenuto in occasione della Festa della Scienza e della Filosofia nel 2018. Appena un paio di righe che sono sufficienti a far crollare motivazioni, pretesti, “gocce che fanno traboccare il vaso” che hanno causato guerre e distruzione sin dalla notte dei tempi. Perché, in fondo, cos’è la guerra se non questo?

La maggior parte delle vittime sono innocenti, uomini donne e bambini che si trovano, loro malgrado, catapultati in una realtà estranea alla loro quotidianità, in bilico fra la vita e la morte, a dover scegliere – potendolo fare – se fuggire o restare.

La frase di Gino Strada, così come tutto il discorso da cui questa è stata estrapolata, è di una semplicità e di una verità disarmanti. “Che poi ci mandano a morire i figli dei poveri”: quanto è vera quest’ultima affermazione?

Chi ha interesse a fare la guerra è la parte più ricca della società in cui viviamo, possibilmente rappresentanti politici collusi con le lobby delle armi e tanta gente senza scrupoli che, in ogni angolo del mondo, è pronta a speculare sulla pelle del suo prossimo. Perché tanto, chi va a fare la guerra e a combattere in prima linea non sono loro, né i loro figli. Sono persone sfortunate, che non hanno scelta e devono difendersi e uccidere senza neanche essere a conoscenza dei motivi per cui lo fanno. Soldatini nelle mani di chi regge le fila di un gioco pericoloso, destinato a fare strage di cose e persone.

Emergency, il sogno di Gino Strada diventato realtà

Emergency – Life Support for Civilian War Victims è stata fondata da Gino Strada e dalla moglie Teresa Sarti, insieme a Carlo Garbagnati e Giulio Cristoffanini, nel 1994 a Milano. Si tratta di una fra le più importanti associazioni umanitarie in Italia e nel Mondo, che ha ottenuto lo status giuridico di ONLUS nel 1998, e di ONG nel 1999.

Emergency è nata dall’idea di Gino Strada di fornire cure mediche e chirurgiche gratuite e di qualità alle vittime della guerra, delle mine antiuomo e della povertà. Parallelamente, l’associazione svolge attività che promuovono la pace, la solidarietà e il rispetto dei diritti umani.

Partiti dall’idea di essere presenti nei luoghi della guerra, i fondatori di Emergency hanno col tempo allargato il raggio d’azione dell’ONG, attivando i servizi dell’associazione anche in luoghi non direttamente colpiti dalla guerra ma vessati da povertà e mancanza di strutture sanitarie gratuite.

Emergency è un sogno che è diventato una grande realtà e ha fornito soccorso a migliaia di persone in tutti i paesi del mondo, tanto che, dal 2015, ha uno stato consultivo presso l’ECOSOC, il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite, e opera anche in Italia, dove si occupa di garantire a tutti i cittadini il diritto di ricevere le cure sanitarie, come previsto dalla Costituzione Italiana.

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