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“Collezioniamo libri pensando di prendercene cura, ma sono loro a prendersi cura di noi” di Walter Benjamin

Il potere miracoloso dei libri secondo Walter Benjamin. Così vogliamo augurarvi il buongiorno.

Walter Benjamin è uno dei maggiori intellettuali del XX secolo. Le sue opere di filosofia e di critica letteraria sono considerate capolavori del pensiero novecentesco. Tra quelle tradotte in italiano ricordiamo Angelus Novus (Einaudi, 1962), L’opera d’arte al tempo della sua riproducibilità tecnica (Einaudi, 1966), Il dramma barocco tedesco (Einaudi, 1971), Infanzia berlinese intorno al millenovecento (Einaudi, 2001).

Diamo inizio a questo nuovo giorno con una sua frase di rara bellezza che vede protagonisti i libri, fidati compagni di vita e di viaggio, dotati quasi di un potere miracoloso.

Collezioniamo libri pensando di prendercene cura, ma sono loro a prendersi cura di noi.

Il potere dei libri

Per guarire dalle malattie dell’animo, a volte basta aprire un libro e tuffarcisi a capofitto. Una volta immersi, il tempo comincerà lentamente a svaporare, per dissolversi, infine, in una nebbia leggera, in grado di isolarci dal mondo esterno. Non c’è nulla, al pari di un libro, in grado di fermare il tempo e dilatare la nostra vita, o meglio sospenderla in una dimensione di pura immaginazione.

I libri, come l’amore, hanno in questo senso uno straordinario potere di cura, permettendoci di viaggiare nel tempo, di sospenderlo o dilatarlo. Dunque, oggi, domani e sempre, apriamo i libri e affidiamoci al loro potere per viaggiare nel tempo, ma anche per infrangere le barriere, per squarciare il velo che ci impedisce di essere felici, per conoscere noi stessi e il mondo.

Apriamo i libri per vivere. E’ questo il messaggio che Walter Benjamin ci trasmette con le sue parole.

Chi era Walter Benjamin

Walter Benjamin studiò a Berlino, Friburgo e Monaco, laureandosi in filosofia a Berna (1919). Si accostò quindi al marxismo di G. Lukács e strinse amicizia con M. Horkheimer e Adorno con i quali collaborò a Francoforte e, dopo l’avvento del nazismo, a Parigi. In seguito alla disfatta della Francia, cercò di fuggire negli Stati Uniti, ma alla frontiera spagnola, per non cadere nelle mani della Gestapo, si uccise.

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