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Perché non riusciamo a vivere in pace, l’aforisma di Martin Luther King

Cosa direbbe Martin Luther King, padre della resistenza non violenta, di fronte alle sparatorie avvenute durante le parate per il 4 luglio, festa dell’Indipendenza americana? Ce lo ricorda una sua celebre frase, che risuona tristemente attuale

Perché non riusciamo a vivere in pace? Cosa direbbe Martin Luther King di fronte a ciò che è accaduto ieri in America, nel corso delle parate del 4 luglio, in cui le sparatorie hanno portato il tragico bilancio di 6 morti e 33 feriti tra Chicago e Filadelfia?

Sono passati oltre 60 anni dall’assassinio del pastore afroamericano, ma la forza del suo messaggio non si è ancora indebolita e torna a farci riflettere in questo periodo buio. La citazione con cui vi proponiamo di iniziare la giornata è “Abbiamo imparato a volare come gli uccelli, a nuotare come i pesci, ma non abbiamo ancora imparato la semplice arte di vivere insieme come fratelli” di Martin Luther King, assassinato il 4 aprile del 1968. La frase è tratta da uno dei suoi numerosi discorsi, veri e propri inni alla giustizia, alla pace e alla uguaglianza sociale.

Abbiamo imparato a volare come gli uccelli, a nuotare come i pesci, ma non abbiamo ancora imparato la semplice arte di vivere insieme come fratelli.

Martin Luther King, la pace e la resistenza non violenta

Martin Luther King è stato uno dei più importanti attivisti di tutti i tempi e uno dei paladini della resistenza non violenta. Con i suoi discorsi e le sue azioni è riuscito a sconfiggere la segregazione razziale e la schiavitù. E a garantire agli afroamericani gli stessi diritti dei bianchi. Il 28 agosto del 1963 King guidò la “Marcia per il lavoro e la libertà” verso Washington e tenne il celebre discorso che tutti conosciamo per la sua frase d’attacco “I have a dream” davanti al Lincoln Memorial Center. Fu ucciso a Memphis il 4 aprile del 1968, pare da un razzista bianco. Sotto l’impressione destata nel paese dall’assassinio, che scatenò in parecchie città statunitensi, e soprattutto a Washington, violente dimostrazioni da parte dei Negri, il Congresso si decise ad approvare le più urgenti leggi integrazioniste, in particolare quelle sugli alloggi.

Con la violenza non puoi ristabilire la verità

Quello riportato di seguito è un passo tratto dal discorso sulla violenza che il pastore luterano tenne all’undicesimo raduno annuale della Conferenza dei Leader Cristiani del Sud. Era il 19 agosto del 1967.

“Sono preoccupato per un mondo migliore. Sono preoccupato per la giustizia; sono preoccupato per la fratellanza; sono preoccupato per la libertà. E quando si è preoccupati di queste cose, non si può predicare la violenza. Perché attraverso la violenza puoi uccidere un assassino, ma non puoi uccidere l’omicidio. Con la violenza puoi uccidere un bugiardo, ma non puoi stabilire la verità. Con la violenza puoi uccidere una persona che odia, ma non puoi uccidere l’odio attraverso la violenza. L’oscurità non può cancellare l’oscurità; solo la luce può farlo.”

Le parole di Martin Luther King oggi

Le parole di Martin Luther King risuonano estremamente attuali all’indomani delle sparatorie negli Usa durante la parata per celebrare il 4 luglio, festa dell’Indipendenza americana. Il bilancio più grave vicino Chicago: 6 morti e 31 feriti; arrestato un 22enne, forse un suprematista. Due poliziotti feriti invece a Filadelfia, dove è caccia all’uomo. Purtroppo le parole del pastore afroamericano risuonano estremamente attuali: “Non abbiamo ancora imparato la semplice arte di vivere insieme come fratelli”.

 
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