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Perché si dice…”Di riffa o di raffa”?

Continua il nostro viaggio nelle terre della lingua italiana per scoprire le curiosità legate all'origine delle parole e dei modi dire. A cura di Fausto Raso

Perché si dice “Di riffa o di raffa”? Quante volte vi sarà capitato di dire o di sentir dire: ‘di riffa o di raffa, hai ottenuto ciò che volevi’? Ovvero, lo scopo è stato raggiunto in un modo o nell’altro, comunque sia. Questo è, infatti il significato dell’espressione. Ma qual è la sua origine?

"Perché diciamo così", il libro sul significato e origine dei modi di dire

“Perché diciamo così”, il libro sull’origine e sul significato dei modi di dire

Scopri perché utilizzi le frasi fatte, grazie al libro di Saro Trovato, fondatore di Libreriamo, in cui 300 modi di dire non avranno segreti

Il termine riffa è conosciutissimo; se apriamo un qualsivoglia vocabolario (anche quelli che definiamo “permissivi”) alla voce in oggetto, possiamo leggere: lotteria privata, avente per premio un oggetto di valore. Ciò che, probabilmente, molti non sanno, o meglio non conoscono, è la derivazione di questo vocabolo che non ha origini italiche bensí iberiche. Riffa è, infatti, l’adattamento della voce spagnola “rifa” che significa, per l’appunto, “lotteria”. Non dobbiamo dimenticare che il nostro Paese, nel corso dei secoli, è stato terra di conquista di molti popoli, tra i quali anche gli Spagnoli; è normale, quindi, che la lingua italiana abbia risentito dell’influenza del lessico di questo popolo.

Per la spiegazione della locuzione “di riffa o di raffa” occorre sapere, però, che ‘riffa’ ha anche un’altra accezione, ovvero quella di “prepotenza”. L’etimologia, in questo caso, non è molto chiara. Alcuni Autori la fanno derivare dall’uso partenopeo di  ‘riffa’ nel significato di “contesa”, “baruffa”. Raffa, invece, deriva dall’antico verbo “raffare”, aferesi di “arraffare” (l’aferesi – in linguistica – è la caduta di una o piú lettere all’inizio di una parola), “afferrare”, “strappare con violenza”. Di riffa o di raffa, in un modo o nell’altro, quindi – stando all’etimologia dei due termini – sempre di prepotenza.

Perché diciamo così

Questa e altre espressioni idiomatiche sono protagoniste all’interno del libro “Perché diciamo così” (Newton Compton), opera scritta dal fondatore di Libreriamo Saro Trovato contenente ben 300 modi di dire catalogati per argomento, origine, storia, tema con un indice alfabetico per aiutare il lettore nella variegata e numerosa spiegazione delle frasi fatte. Un lavoro di ricerca per offrire al lettore un “dizionario” per un uso più consapevole e corretto del linguaggio. Un “libro di società” perché permette di essere condiviso e di “giocare” da soli o in compagnia alla scoperta dell’origine e dell’uso corretto dei modi di dire che tutti i giorni utilizziamo. Un volume leggero che vuole sottolineare l’importanza delle espressioni idiomatiche. Molte di esse sono cadute nel dimenticatoio a causa del sempre più frequente utilizzo di espressioni straniere e anglicismi. 

 

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