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Natale, i consigli di lettura degli scrittori italiani (Parte 2)

Per proporvi letture nuove ed originali abbiamo chiesto a diversi autori del panorama italiano di consigliarci alcuni titoli da leggere durante le imminenti vacanze natalizie

MILANO – Abbiamo chiesto agli scrittori più amati di consigliarci un libro da leggere durante le vacanze di Natale. Dopo i primi consigli di Erri De Luca, Francesca Barra, Marco Missiroli, Giorgio Fontana e Gianrico Carofiglio, ecco i consigli di tanti altri importanti esponenti del panorama letterario italiano, da Marcello Simoni a Chiara Gamberale.

 

Marcello Simoni

Marcello Simoni è autore di numerosi thriller storici. L’ultimo suo romanzo è uscito a novembre per Einaudi e s’intitola “Il marchio dell’inquisitore“.

iuybkmpiIl piccolo principe” o una bella edizione di “Pinocchio“.

Non per i bambini ma per gli adulti, perché in questo mondo c’è un bisogno disperato di leggerezza.

 

 

Francesco Fioretti

Esperto dantista, Francesco Fioretti ha esordito nel 2011 con Il libro segreto di Dante, che ha subito scalato le classifiche italiane. L’ultimo suo romanzo è uscito a gennaio 2016 per Rizzoli e s’intitola “La selva oscura“.

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Zero K” di Don DeLillo

Consiglio “Zero K” di Don DeLillo, anche se non è propriamente una lettura natalizia. Ma è un libro visionario e, dato il tema (la preparazione a una morte provvisoria, alla sospensione criogenica della vita), è anche il più dantesco di DeLillo. Purgatoriale, direi. L’autore americano è molto amato da alcuni, detestato da altri. Io penso che sia uno scrittore incostante, non sempre all’altezza delle sue pagine migliori, ma quando è in vena è insuperabile. Alcune pagine di “Underworld” e di “Rumore bianco” sono tra le migliori della letteratura di sempre. “Zero K” è un romanzo che indovina come pochi altri la chiave metaforica giusta per trattare temi difficili come il congedo dalla vita e dai propri cari, ma anche la più grande tragedia dell’uomo occidentale contemporaneo: la sua incapacità di accettare e affrontare la fine. Inquietante e, proprio per questo, molto bello.

 

Marco Steiner

Medico, ha conosciuto alla fine degli anni Ottanta Hugo Pratt che gli affidava le ricerche filologiche per dare realtà alle vicende di Corto Maltese. L’anno scorso è uscito per Sellerio “Oltremare“.

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La meravigliosa avventura di Cabeza de Vaca” di Haniel Long

Regalerei “La meravigliosa avventura di Cabeza de Vaca” di Haniel Long, Adelphi. Perché non è solo quello che promette il titolo, una meravigliosa avventura, ma è anche un viaggio nel profondo della terra, della conoscenza e del rispetto dell’ “altro”. Ho sempre amato i libri diversi, quelli che senza troppe pagine, descrizioni e parole inutili arrivano al centro della storia e al centro dell’essere umano. Per me un piccolo-immenso capolavoro.

 

Donato Carrisi

Scrittori di gialli, Donato Carrisi è tornato a inizio dicembre in libreria con “Il maestro delle ombre“, uscito per la casa editrice Longanesi.

donatocarrisiIl nome della rosa” di Umberto Eco

Consiglio di recuperare la lettura de “Il nome della rosa” di Umberto Eco, il primo thriller della storia italiana. Da quel libro, sono poi venuti fuori una serie di thriller esoterici: oltre i miei, quelli di Dan Brown, Glenn Cooper. Tutti siamo debitori al grande Umberto Eco.

 

Chiara Gamberale

Scrittrice, conduttrice radiofonica e conduttrice televisiva italiana, Chiara Gamberale ha scritto tra i tanti “Dieci minuti” e “Adesso“, uscito per Feltrinelli quest’anno.

chiara_gamberaleI miei consigli per il Natale che arriva sono i libri più belli che ho letto nell’anno che se ne va: cioè “La vegetariana” (Adelphi) di Han Kang, “Gli anni” (L’orma) di Annie Ernaux, “Io e Mabel” (Einaudi) di Helen MacDonald e “Il male oscuro” di Giuseppe Berto, nella nuova, bellissima edizione Neri Pozza.

 

 

Sandra Petrignani

Scrittrice, giornalista e blogger, Sandra Petrignani vive a Roma, con lunghi soggiorni in una casa nella campagna umbra. Il suo ultimo libro è “Marguerite“, una biografia romanzata di Marguerite Duras

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La gioia della partita” di Cesare Garboli

Consiglierei “La gioia della partita” di Cesare Garboli, che raccoglie scritti dal 1950 al 1977, mai prima raccolti in volume. È edito da Adelphi e curato da Laura Desideri e Domenico Scarpa.  È un libro che parla di tanti autori diversi, da Dante a Ennio Flaiano, da Harold Pinter a Walter Benjamin. Soprattutto parla del suo autore, un grande critico-narratore, dalla sensibilità accesa e dall’intelligenza spiazzante. È un libro che fa capire come tante derive di oggi siano cominciate, in realtà, molto tempo prima.

 

Bruno Tognolini

Scrittore e sceneggiatore, Bruno Tognolini ha scritto tantissimi libri per l’infanzia. Per quattro anni è stato tra gli autori del programma RAI per bambini L’albero azzurro.

tognolini2007Bando alle ipocrisie e alle false modestie: consiglierò un mio libro. Il romanzo “Lilim del tramonto“, pubblicato da TEA. Perché? Perché parla di un presepio videogame giocato con un casco VR di quelli che si vendono ora, e io l’ho scritto diciassette anni fa. Ma questa è solo una mia civetteria da antesignano visionario, e forse puoi ometterla. Allora perché è una storia vasta dove, come nel nostro Natale, si fronteggiano il sacro e il profano: un presepio meccanico e uno digitale, un vecchio frate e un ragazzo videogamer, una bambina strega e un bambino Dio… Perché il suo incipit recita così: “Il nove dicembre di un anno futuro…”. Ormai è tardi, il 9 è passato da un pezzo: ma se si legge un po’ di corsa, si raggiunge col giorno reale il giorno narrato, e poi si procede giorno per giorno con la narrazione, il 25 si arriva nel cuore del libro e della notte in cui si incrociano e si confondono le storie del mondo.

 

Paolo Piccirillo

Paolo Piccirillo è nato nel 1987 a Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta. Nel 2010 ha pubblicato Zoo col semaforo, un romanzo che ha riscosso un notevole successo di pubblico e critica.

t1_paolo_piccirilloIl Tempo è un bastardo” di Jennifer Egan

Personalmente trovo questo il libro il più illuminante che abbia mai letto tra quelli scritti da autori in piena attività. Oltre a una storia originale e che funziona perfettamente (cosa rara purtroppo nella letteratura contemporanea), a personaggi ben esplorati e a una traduzione di livello (come sempre troviamo nei libri minimum) questo romanzo offre quella piacevole sensazione che a volte dimentichiamo di esigere mentre leggiamo, e che in verità è proprio il motivo per cui leggiamo: cioè che, se ben raccontato, tutto è letteratura, anche le slide di un computer o gli sms, anche la cattiveria gratuita.

 

Francesco Balletta

Francesco Balletta è l’autore romano quarantenne di Morto a ¾. Piuttosto schivo, è sceneggiatore, autore e coautore di numerose serie tv quali: Distretto di Polizia, La Squadra, Don Matteo, Cuore contro cuore e David Copperfield.

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Joyland” di Stephen King

Domanda molto impegnativa! Ne consiglierei mille, di romanzi, ma se proprio dovessi scegliere direi “Joyland” di Stephen King (che è anche il mio scrittore preferito). E’ un “King” crepuscolare, più romantico e nostalgico del solito, ma che non rinuncia ad un pizzico di mistero riuscendo, pagina dopo pagina, a commuovere, divertire e spaventare… Che si vuole di più da un romanzo?

 

Eraldo Affinati

Eraldo Affinati è uno scrittore romano e insegna letteratura alla Città dei Ragazzi. Pubblica articoli su diversi quotidiani e settimanali. Con “L’uomo del futuro” (Mondadori, 2016), incentrato sulla figura di don Milani, è stato candidato al premio Strega, piazzandosi al secondo posto.

affinati_eraldo-2016-05-13-salto16-4502Consiglio tre testi di tre grandi scrittrici.

In cerca di Transwonderland” (66thand2nd) di Noo Saro-Wiwa. Un libro che vale più di un viaggio per capire la Nigeria contemporanea.

Il nostro riparo (Keller) di Frances Greenslade. Un romanzo di notevole forza lirica sulla storia di due bambine abbandonate dalla madre.

Sanctuary Line (Nutrimenti) di Jane Urquhart. Una riflessione, potente e persuasiva, sulla condizione di solitudine e debolezza cui gli individui della nostra specie sono destinati.

 

Gaetano Cappelli

Collaboratore con il Corriere della Sera, Panorama, Il Messaggero e Class, è autore di numerosi libri. L’ultimo è uscito quest’anno per Marsilio e s’intitola “Una medium, due bovary e il mistero di Bocca di Lupo“.

gaetano-cappelliSylvia” di Leonard Michaels

Un romanzo che è una storia d’amore, quasi comica nella sua tragicità, che è anche e soprattutto il ritratto di un’epoca, quella della New York felice e miserabile dei primi anni sessanta, popolata da beat e hipster alle prese con i loro eccentrici esperimenti esistenziali – ora di pratica comune -con squarci inattesi di semplice poesia.

 

Giovanni Montanaro

Giovanni Montanaro ha esordito nel 2007 con il romanzo “La Croce Honninfjord”. Recentemente ha scritto “Tommaso sa le stelle” (2014, Feltrinelli).

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Moby Dick” di Herman Melville

Regalare un libro è sempre un atto personale. Però ci sono dei libri, pochi, con cui non si sbaglia mai. Io quest’anno regalerò ad alcuni amici “Moby Dick”, che ho riletto da poco, perché secondo me è davvero l’ultimo libro della Bibbia. Dentro c’è tutto; l’avventura e la lotta, la morte e la gioia, la salvezza, la seduzione del mare. È un libro che non si può non avere. Leggerlo è un’impresa, sì, ma scorre come un fiume più grande di noi, da lasciarsi trasportare dentro. E anche solo averlo lì in libreria già serve. Ne basta prendere, qualche volta, qualche parola, una descrizione, un volto, un dialogo per sentirsi già meglio.

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