MILANO – Vi ricordate quando da piccoli leggere ad alta voce stava diventando quasi un’abitudine quotidiana? Con il tempo questa pratica si è interrotta perché abbandonarsi a un libro è diventata un’abitudine intima e personale. Sempre più studi però, per ultimo uno pubblicato a marzo sulla rivista Pediatrics e riportato anche dal Corriere, hanno dimostrato i diversi benefici apportati dalla lettura condivisa. Ciò che è emerso dallo studio è che il segreto di una famiglia felice, risiede nel leggere ad alta voce i libri ai bambini, in quanto quest’abitudine apporterebbe significativi vantaggi ai bambini e ai loro genitori.
Benefici ai bambini e ai genitori
L’analisi si è basata sull’osservazione di 3.264 famiglie. I bambini coinvolti nello studio erano sia in età prescolare che alle scuole elementari, e il più provenivano da famiglie a basso reddito, con genitori con nessun livello di istruzione. Qian-Wen Xie, ricercatore che ha coordinato lo studio, sostiene che questa pratica «Non serve solo a rendere i piccoli più intelligenti, ma anche più contenti e a migliorare la relazione genitore-figlio». La lettura condivisa, inoltre, migliora le capacità di attenzione e cooperazione e serve come opportunità di legame affettivo. Sostanziali benefici vengono riscontrati anche nei genitori, nonostante questi tornino a casa la sera stanchi. Leggere libri ad alta voce ai loro bambini, ha contribuito infatti a diminuire stress ed ansia e a migliorare la fiducia nelle proprie capacità genitoriali.
Non fermarsi alle scuole elementari
L’abitudine di molti genitori è quella di interrompere la pratica della lettura ai loro bambini, prima che questi imparino a leggere da soli. E’ importante, invece, far si che questa pratica resti un momento di piacere anche dopo l’ingresso alle scuole elementari dei bambini. Per fare questo bisogna trovare letture che stimolino l’interesse dei bambini così da intraprendere conversazioni su questi temi e che possono aiutare loro a dare un senso del mondo.
