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“Iside”, il nuovo murales di Bosoletti tra le vie di Napoli

Un nuovo murales si è aggiunto sui muri nei Quartieri Spagnoli di Napoli. A lasciare il segno stavolta è il murales "Iside" dell'artista Francisco Bosoletti

MILANO – Nei Quartieri Spagnoli di Napoli, nei vicoli che si incrociano tutti uguali a se stessi tra il frastuono di motorini che sfrecciano veloci e i rumorosi passi dei ragazzini che si rincorrono calciando un pallone, è arrivata “Iside”. Immobile, statuaria ed espressiva è la donna che l’artista argentino Francisco Bosoletti ha impresso con la sua arte sulla parete di un edificio che affaccia in via Emanuele De Deo.

IL MURALES – Iside è stata ritratta su quella via di Napoli che ricorda Emauele De Deo, giovane morto impiccato nell’ottobre del 1794 dal governo borbonico per aver congiurato contro la corona. E proprio nel sesto giorno di ottobre, data in cui i quartieri spagnoli omaggiano la loro patrona Santa Maria Francesca, il murales di Bosoletti è apparso davanti agli occhi dei cittadini e non troppo lontano da quello di Maradona realizzato nel 1990. Come si evince dal Corriere, un gioco di luci e ombre segna la particolarità di questo murales. Sorprendentemente il murales si mostra totalmente chiaro agli occhi degli spettatori attraverso un filtro fotografico negativo, che rendendone maggiore nitidezza, ne svela la figura completa rivelando piccoli dettagli. Una figura riprodotta con le luci al posto delle ombre e le ombre al posto delle luci. Un gioco di luci e mistero che rappresenta a pieno l’anima vera di questa città.

LA PUDICIZIA VELATA – Bosoletti con la sua Iside non ha voluto riprodurre una donna a caso. La figura dipinta appare coperta da un sottile strato di tessuto velato. Un chiaro riferimento e omaggio alla “Pudicizia Velata”, scultura di Antonio Corradini realizzata nel 1572 per la tomba della madre del Principe di Sansevero. Il velo che ricopre interamente le forme della donna, piuttosto che coprirle le mette in risalto per rappresentare l’allegoria della virtù della Pudicizia. Ed è per questo che anche Bosoletti ha voluto giocare sul fatto del mostrare e nascondere attraverso l’alternarsi di luci e ombre che lasciano lo spettatore intrappolato da un’atmosfera di mistero, caratteristico della città.

Foto: Francisco Bosoletti, www.instagram.com

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