MILANO – Era il 1977 quando Guerre Stellari arrivò per la prima volta nelle sale e rivoluzionò la storia del cinema. Il film narra l’amore di un cavaliere coraggioso per una principessa da salvare, trama che già era in voga nel romanzo cavalleresco francese del 1100-1200. Vediamo allora come la letteratura vive appieno nella fantascientifica saga di George Lucas.
Guerre Stellari, il romanzo cavalleresco 2.0
Nel 1977 Guerre Stellari uscì per la prima volta nelle sale cinematografiche e fece letteralmente impazzire grandi e piccini di tutto il mondo. Per la prima volta nella storia del cinema venivano proiettate delle immagini realizzate con mirabolanti effetti speciali che lasciarono a bocca aperta chiunque assistesse al film. Hollywood era cambiata e Guerre Stellari segnò l’inizio dell’era dei cosiddetti “blockbuster“, ossia quelle pellicole che per la loro realizzazione richiedevano grandi somme di denaro, che (tendenzialmente) proponevano grandi attori sullo schermo e che erano destinate ad un pubblico di massa.
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Ma la trama di Guerre Stellari, sebbene possa sembrare complessa, non è altro che il racconto del giovane, affascinante e bravo cavaliere Jedi di nome Luke Skywalker (Mark Hamill) che combatte contro il cattivo e oscuro signore dei Sith, Dart Fener, nell’intento di salvare l’amata principessa Leila (Carrie Fisher). Nel suo percorso Luke sarà accompagnato in questa eroica impresa da due simpatici robottini e dal bizzarro aiutante Ian Solo (Harrison Ford) il quale, a sua volta, è affiancato dal tenero alieno peloso Chewbecca. L’universo è in pericolo sotto la minaccia incombente dell’impero che vuole dominare sulla democrazia e soltanto il giovane Jedi potrà rimettere a posto le cose e riabbracciare la bella principessa. Una trama piuttosto avvincente, non credete? Non vi ricorda qualcosa?
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Se state pensando che la trama assomiglia molto alla classica favola del cavaliere dalla lucente armatura che salva la principessa in pericolo, avete fatto centro: Guerre stellari non è altro che il classico romanzo cavalleresco francese del 1100-1200, qui riproposto in forma geniale e contemporanea da George Lucas (produttore, sceneggiatore e regista del film) che lo adatta nel futuro; possiamo tranquillamente dire che Guerre Stellari è una sorta di Orlando Innamorato 2.0 oppure la storia di un futuristico sir Lancillotto, innamorato di una futuribile Ginevra.
L’amor cortese nel futuro
Infatti, se dovessimo analizzare i personaggi di Star Wars all’interno degli stilemi del romanzo cavalleresco, la somiglianza risulterebbe ancora più sorprendente: Luke Skywalker, il giovane Jedi, non sarebbe altro che il cavaliere dalla lucente armatura (magari proprio un nuovo Lancillotto), con una lunga spada d’acciaio che si avventura tra ostacoli e pericoli (gli stessi che si frappongono tra Lancillotto e Ginevra) combattendo con audacia, valore e coraggio (come l’Orlando de le Chanson de Roland) contro l’acerrimo nemico (una sorta di futuribile Fata Morgana) per riportare tra la sue braccia l’amata principessa (la futuristica Ginevra) e salvare il bene dell’universo della propria patria (l’universo intero nella saga fantasy).
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Adventure. Excitement. He’s ready. #StarWars #LukeSkywalker #ThrowbackThursday
La trama è la stessa, cambiano solo i personaggi e l’ambientazione. Il successo del film e dell’intera saga dimostra l’estrema attualità della letteratura francese cavalleresca, che sebbene siano passati più di 900 anni da quando è nata riesce a riproporsi in forme sempre nuove e differenti, dimostrandosi più contemporanea che mai.