MILANO – Le fiamme che avvolgono la Grecia sembrano non darle tregua. Il numero delle vittime sale, le zone circostanti alla città continuano a bruciare e si ipotizza che l’origine delle fiamme sia di natura dolosa.
L’Attica in fiamme
La regione dell’Attica, di cui Atene è capoluogo, è il teatro di una strage. La regione, dalle origini antiche e oggi meta estiva per la costa che si affaccia sul Mar Egeo, è in questi giorni sulle pagine dei giornali per via degli incendi che hanno provocato danni e un gran numero di vittime e feriti. La terra che circonda Atene è famosa per i siti archeologici e storici tra cui l’Acropoli, il Tempio di Poseidone a Sounio, Il Tempio di Artemide a Vravrona, Amfiarion, il teatro e il sito di Thorikos. Da non dimenticare anche il Pireo, il porto più grande della Grecia e la collina di Kastella. Molto colpita in questi giorni però è la costa orientale, quella di Maratona e di Porto Rafti, molte vittime sono state trovate infatti tra Rafina, Mati e Nea Makri. Nelle ultime ore sembra sempre più certa l’ipotesi che le fiamme siano di origine dolosa e molti roghi minacciano anche altre zone come Corinto, il Peloponneso e l’isola di Creta. Si teme che le fiamme possano danneggiare il patrimonio della regione sempre più a rischio per i forti venti che non sembrano placarsi.
Grecia: una terra di storia
L’Attica ha avuto un’importanza capitale nell’Antica Grecia e il suo nome sembrerebbe provenire da Attide, figlia del mitico re Cranao o dalla parola “acté”, costa. Fin dalla metà dell’Ottocento la regione è sempre stata una terra di scavi archeologici e Atene stessa è un museo a cielo aperto. Ricca di storia e di cultura, ha visto nascere la democrazie e la filosofia e famose sono le battaglie che si sono combattute in questa terra come quelle di Maratona, di Salamina e di Platea.