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Il viaggio dei migranti, lo scatto di Massimo Sestini è un’icona della fotografia

Giovedì 20 giugno, Giornata mondiale del rifugiato, National Geographic racconterà in un documentario il celebre scatto di Massimo Sestini

MILANO – La celebre foto Il viaggio dei migranti di Massimo Sestini, scattata il 7 giugno 2014 alle 17.21, è ora diventata un’icona della fotografia, del fotogiornalismo, dell’arte e del terribile viaggio che migliaia di persone affrontano ogni giorno.

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Il viaggio dei migranti, centinaia di storie in un solo scatto

In questi ultimi anni il mondo intero sta vedendo protagonista il fenomeno delle migrazioni, dei migranti, dei rifugiati di guerra che intraprendo viaggi improvvisati su fatiscenti barconi guidati da scafisti spietati, attraversando per giorni e giorni il mare, in assenza di acqua e di cibo, ammassati su altri corpi, in cerca di raggiungere una meta tranquilla dove poter salvare se stessi e la propria famiglia dal dolore, dalla povertà e dalla guerra. A questo proposito, a ribadire e a ricordare al mondo questo viaggio che spesso vede esalare gli ultimi respiri di uomini, donne e bambini, è la foto Il viaggio dei migranti di Massimo Sestini, diventata un’icona di questo grande migrazione

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© Massimo Sestini, http://www.massimosestini.it/

Questa fotografia non è solo uno scatto ben riuscito, bensì è un documentario che immortala e celebra in 1 secondo centinaia di volti, centinaia di storie, centinaia di dolori e di sofferenze, centinaia di speranze elevandoli, come in un grande ritratto collettivo, allo status di opera d’arte. Uno scatto che più una foto sembra un dipinto e che Sestini ci tiene a precisare essere frutto della collaborazione eccezionale del comandane dell’elicottero, Sergio Prato, che con maestria ha saputo agire in questa situazione complessa, evitando che, a causa del potente vento erogato dalla potenza dei rotori, il barcone si rovesciasse consentendo così al fotografo sospeso in aria di eseguire questo unico, grande, irripetibile e iconico scatto.

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Where are you? Dimmi dove sei

In questo “dipinto moderno” Sestini, fotografo toscano formatosi tramite gli scatti di fotocronaca, solo ventuno minuti dopo le cinque del pomeriggio ha inquadrato dall’elicottero, sull’esatta verticale, il barcone e con esso i centinaia di volti di queste persone, uomini, donne e bambini, che in maniera unanime hanno guardato all’insù incontrandosi con l’obbiettivo del fotografo, che a quel punto ha premuto il pulsante della macchina fotografica e ha immortalato il momento. Per celebrare questa opera che oggi è stata riconosciuta come tale, il National Geographic ha voluto raccontarne la storia nel numero in uscita nel mese di giugno e anche nel documentario dal titolo “Where are you? Dimmi dove sei” che andrà in onda, alle 20.55, sul canale 403 di Sky e in contemporanea al MAXXI di Roma, nella Giornata mondiale del rifugiato, giovedì 20 giugno.

 

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