Sei qui: Home » Intrattenimento » Musica » Ci lasciava 30 anni fa Claudio Villa, il “reuccio” della canzone popolare italiana

Ci lasciava 30 anni fa Claudio Villa, il “reuccio” della canzone popolare italiana

Ci lasciava il 7 febbraio 1987 Claudio Villa. Sono oggi 30 anni dalla sua morte. Fu Pippo Baudo a dare l'annuncio durante il Festival di Sanremo

MILANO – Ci lasciava il 7 febbraio 1987 Claudio Villa. Sono oggi 30 anni dalla sua morte. Fu Pippo Baudo a dare l’annuncio in diretta tv a tutta Italia durante l’ultima serata del Festival di Sanremo. Sulla sua tomba nel cimitero comunale di Rocca di Papa, cittadina dei Castelli Romani, l’epitaffio recita “Vita sei bella, morte fai schifo”.ย Una frase che – come scrive su “Io Donna” Raffaella Oliva – “rispecchia la personalitร  del ยซreuccioยป, comโ€™era stato ribattezzato Claudio Pica, in arte Villa, durante una puntata del programma tv Rosso e Nero, condotto da Corrado”.

VILLA E SANREMO – E di Sanremo Villa รจ statoย il re indiscusso per tutti gli anni Cinquanta. In questi anniย canta diverse canzoni: da “Il torrente” (con Tullio Pane)ย a “Incantatella” (con Narciso Parigi), daย “Buongiorno tristezza” a “Usignolo” e “Cancello tra le rose”. Conย Domenico Modugno Claudio Villa condivide il record di 4 vittorie al Festival. A Sanremo รจ tornato nel 1982 ma รจ statoย eliminato dopo la prima serata.ย D’altra parte con gli anni Settanta erano iniziate le critiche. Era accusato di non sapersi innovare. Lui andava avanti per la sua strada, con il suo solito stile eย con il proverbiale amore per quegli italiani che tanto si erano sentiti rappresentati dalle sue canzoni nel secondo dopoguerra.

UN AUTORE IMPRESCINDIBILE – Puรฒ piacere o no, ma il pesoย che ha avuto Claudio Villa nella musica italiana รจ imprescindibile. Possiamo definirlo ancora oggi uno delle colonne piรน importanti della nostra musica popolare. La sua voce lirica e potenteย e le musicheย profondamente e tradizionalmente italiane hanno segnato gli anni Quaranta, Cinquanta e Sessanta del nostro Paese. “E non conta se chi legge queste righe abbia amato o no il “reuccio” – scrive su “Repubblica” Ernesto Assante – la sua voce e le sue canzoni, perchรฉ il ruolo di Villa nella storia della musica popolare italiana รจ stato comunque enorme”.

ยฉ Riproduzione Riservata