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Arte a Siracusa, la scultura da tutto il mondo arriva in Sicilia

La scultura di artisti da tutto il mondo, da Rodin, a Picasso, a Giacometti, arriva dal 27 marzo sino al 30 ottobre a Siracusa

MILANO – L’arte è un campo vasto, enorme: va dal teatro, alla musica, alla poesia, al cinema, alla fotografia, alla pittura e alla scultura. Ed è proprio quest’ultima la protagonista della nuova grande rassegna “Ciclopica: la grande scultura internazionale Da Rodin a Giacometti”, che ripercorrerà tramite i più grandi scultori, la storia dell’arte e in particolar modo di questo suo ramo. Vediamo allora insieme nel dettaglio di cosa si tratta.

Da Rodin a Giacometti

La mostra “Ciclopica: la grande scultura internazionale Da Rodin a Giacometti”, a cura di Vincenzo Sanfo, organizzata da Sicilia Musei in collaborazione con Diffusione Italia International Group, è una grande panoramica sul concetto di scultura, attraverso quasi due secoli. Infatti, partendo dalla fine dell’800 si arriva sino ai nostri giorni indagando la scultura nel suo percorso storico artistico e delineando così lo stile di ogni artista. Visibile dal 27 marzo al 30 ottobre 2019, presso Ortigia Ex Convento di San Francesco a Siracusa, questa grande rassegna che conta circa 100 opere di artisti da tutto il mondo, parte con una retrospettiva scultorea del XVI secolo proveniente dalla Cina, per proseguire con la scultura ellenistica e giungere ad un gruppo di antiche sculture africane utilizzate per maschere rituali. Questo, a simboleggiare le tre direzioni della cultura internazionale cioè Africa, Asia ed Europa e come segnale delle fonti di ispirazione della scultura internazionale.

Arte da tutto il mondo

Oltre però ad un percorso di tipo geografico, con artisti provenienti da ogni parte del mondo, dagli Stati Uniti alla Cina, dal sud est asiatico all’Africa e dall’Europa al Canada e al Sud America, la mostra, ha tra le sue peculiarità, anche quello di rappresentare la varietà dei materiali utilizzati dagli artisti. Infatti, oltre ai tradizionali materiali, quali il marmo e il bronzo, vi saranno materiali inconsueti, come ad esempio la carta, la terracotta, il poliuretano, la plastica, la vetroresina e molti altri materiali, a significare la ricchezza dell’ispirazione artistica dell’arte contemporanea e delle innumerevoli possibilità che oggi  sono offerte agli artisti del nostro tempo. A questi aspetti didattici, si aggiunge l’elenco dei maestri presenti in mostra che è lunghissimo e comprende quasi tutti i grandi da Rodin, qui presente con un bozzetto dei “Borghesi di Calais”, proveniente dai musei francesi, sino a due straordinari capolavori di Alberto Giacometti, passando per Marino Marini, Mimmo Paladino, Arman, Pablo Picasso, Asger Jorn, Luigi Mainolfi, Henry Moore e molti, molti altri. Il panorama delle opere, spazia da opere monumentali, come quelle di Sebastián il più grande scultore messicano vivente, erede della monumentalità di Diego Rivera sino a opere da camera, come le teste dei Guerrieri di Xi’an, rivisitate dalla grande artista cinese Zhang Hong Mei, ormai un must internazionale, contesa com’è dai collezionisti di mezzo mondo. Sino ad opere di artisti, ingiustamente, caduti nell’oblio, come il capolavoro di Mario Giansone, scultore poco noto al grande pubblico, ma che vantava tra i suoi affezionati collezionisti, personalità come Umberto e Gianni Agnelli, che arredarono il palazzo della SAI con le sue opere.

Opere e artisti riscoperti

Le riscoperte, saranno molte, come quella di Franco Garelli, uno dei protagonisti della scultura italiana degli anni sessanta, affiancato a personalità come Arnaldo Pomodoro, Floriano Bodini, Giuseppe Maraniello, Giuliano Vangi, Ivan Theimer, Igor Mitoraj, Piero Gilardi, Stefano Arienti, Rabarama, Pietro Cascella, Umberto Mastroianni, Michelangelo Galliani, solo per citarne alcuni.

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