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Arriva a Roma la mostra su Andy Warhol

Apre i battenti a Roma un’esposizione interamente dedicata al mito di Warhol, realizzata in occasione del novantesimo anniversario della sua nascita

MILANO – Il re della Pop Art arriva a Roma, negli spazi del Complesso del Vittoriano – Ala Brasini, a partire dal 3 ottobre 2018 fino al 3 febbraio 2019. Con più di 150 opere, la mostra Andy Warhol traccia lo straordinario percorso artistico di Warhol, dall’esordio negli anni Sessanta con le serigrafie della Campbell’s  Soup, Elvis e Marilyn, ai ritratti di celebrità del calibro di Liz Taylor e Michael Jackson degli anni Settanta, fino all’improvvisa morte nel 1987.

L’esordio

La mostra, prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia in collaborazione con Eugenio Falcioni & Art Motors srl e curata da Matteo Bellenghi, prende le mosse dalle origini artistiche della Pop Art: siamo a Pittsburgh nel 1962, quando Andy Warhol inizia a usare la serigrafia per riprodurre le immagini ormai celeberrime della zuppa Campbell, e di personaggi famosi come Elvis Presley e Marilyn Monroe. A colpire Warhol sono quegli oggetti che abbattono il divario tra ricchi e poveri: la Coca-Cola, la zuppa in scatola, così come le celebrità di Holliwood sono alla portata di ciascuno senza differenze o distinzioni, sono un patrimonio, finalmente, per tutti.  È in questi anni che comincia a dire che ognuno ha diritto a 15 minuti di celebrità, quella celebrità da cui è ossessionato da sempre e di cui nel percorso espositivo non mancano le testimonianze. Warhol diventa in quegli anni il centro catalizzatore della cultura newyorchese, frequenta i locali più ambiti del momento, come lo Studio 54 o il Max’s Kansas City dove si fa fotografare, tra gli altri, con Liza Minnelli, Debbie Harry, Paloma Picasso, Truman Capote.

Gli anni della fama

Nel 1969 fonda Interview, un magazine interamente dedicato alle celebrità, forse l’unica vera, grande fissazione di Warhol. Dipinge incessantemente nella metà degli anni ’70, usando come base le polaroid scattate dai tanti personaggi che continuano a popolare la Factory: Liz Taylor, Sylvester Stallone, John Wayne, Liza Minnelli, Valentino, Armani, Caroline di Monaco e Michael Jackson. Sono proprio gli anni ’70 e ’80 a incoronarlo come il più prolifico e noto artista vivente, un’icona dalla vita straordinaria, tra i più grandi rivoluzionari del linguaggio artistico e culturale di tutti i tempi. Nel pieno della fama e della popolarità, il 22 febbraio del 1987 Warhol muore sotto i ferri di una semplicissima operazione alla cistifellea, lasciando il mondo orfano di un personaggio che, come pochi altri, ha cambiato il corso della storia.

Photo credits: © The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts Inc. by SIAE 2018 per A. Warhol

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