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Maturità 2019, Gino Bartali tra le tracce di attualità

Gino Bartali, l'amato ciclista italiano, è entrato per la prima volta nella maturità. Il tema d'attualità richiede una riflessione su di lui

MILANO – È iniziata ufficialmente la maturità 2019 che vede la classe 2000 sostenere le varie prove scritte (solo due, a discapito della terza prova) e la prova orale. Oggi oltre 500.000 studenti hanno varcato la soglia del proprio istituto per sostenere la prima prova di Italiano, uguale per tutti, senza distinzione di indirizzo. Tra le tracce, oltre all’analisi della poesia “Risvegli” di Ungaretti, l’analisi di un brano tratto da “Il giorno della civetta” di Sciascia, il testo argomentativo a proposito delle riflessioni di Corrado Stajano, e le altre, compare il tema d’attualità “Gino Bartali, tra sport e storia”.

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Gino Bartali nel Giardino dei Giusti

Gino Bartali è stata una delle star del ciclismo italiano, dato che ha vinto per ben tre volte il Giro d’Italia e per due volte il Tour de France tra gli anni Trenta e Cinquanta. Insieme a Fausto Coppi è considerato uno dei migliori sportivi italiani, anche per il suo coraggio e le sue imprese al di là dello sport. Nella traccia infatti è riportato l’articolo di Cristiano Gatti pubblicato su Il Giornale il 24 settembre 2013, che ripercorre la vicenda che gli valse il riconoscimento tra i “Giusti” per aver salvato degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale.
Nel 2013, dopo 13 anni dalla sua morte, a Gino Bartali è stata data l’onorificenza di “Giusto tra le Nazioni“, conferita a coloro che non ebrei si sono distinti per aver salvato anche solo un ebreo durante l’Olocausto. Per questo il suo nome è stato iscritto anche nel “Giardino dei Giusti” a Gerusalemme, vicino ai 500 italiani che si impegnarono ad aiutare i concittadini ebrei.

Per la prima volta nella storia Bartali entra negli esami di Maturità. Un segnale bellissimo, che personalmente mi emoziona moltissimo, perché allo sport viene riconosciuto il suo posto nella storia come valore fondamentale nella formazione culturale dei nostri ragazzi e di tutta la comunità” ha detto il sottosegretario alla Presidenza con delega allo sport, Giancarlo Giorgetti pubblicato su Il Giornale il 24 settembre 2013, che ripercorre la vicenda che gli valse il riconoscimento tra i “Giusti”.

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