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10 libri da leggere per affrontare al meglio l’esame di maturità

Ecco alcuni libri che vi permetteranno di presentavi più preparati agli esami di maturità

 MILANO – La maturità. L’esame che alcuni si apprestano ad affrontare, altri che ancora non l’hanno dimenticato. Prova scritta, terza prova mista, esame orale. L’ansia e la preoccupazione, accompagnano (e hanno accompagnato) milioni di ragazzi all’inizio dell’estate. Per affrontare al meglio, soprattutto la prima prova scritta (il tema) abbiamo selezionato 10 grandi classici della letteratura che possono aiutarvi a prepararvi nel migliore dei modi.

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La grande storia della Prima Guerra Mondiale” di Martin Gilbert – Uno degli argomenti che potrebbe rientrare nella prova scritta. Consigliamo questo libro: ottant’anni dopo la guerra del 1914-18, Martin Gilbert offre una opera completa e dettagliata su tutti i fronti di combattimento della Grande Guerra. E riesce a parlare non soltanto di cifre (dei morti, dei feriti, dei prigionieri, dei proiettili sparati, delle vittime di gas tossici e armi chimiche) ma anche le voci: di coloro che dalle trincee confidavano ai familiari o semplicemente a se stessi il proprio angosciato stupore di fronte a un apocalittico spettacolo di orrore e crudeltà.

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Non fatevi rubare la speranza di Papa Francesco – Una raccolta dei discorsi pronunciati dal Santo Padre a partire dalla sua prima udienza del Mercoledì Santo, il 27 marzo 2013, fino alla solennità di Pentecoste, il 19 maggio scorso. Un libro sicuramente utile visto che tra i temi proposti ci potrebbe essere proprio la questione del doppio pontificato, mai successo prima nella storia mondiale.

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Social Network di Enrico Monduri – Un argomento certo facile per i giovani che si apprestano all’esame di maturità. Sicuramente una tematica che sarà affrontata in sede d’esame. Questo libro vi potrebbe essere utile per una visione obiettiva di questi canali web e dei social network più importanti.

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Cent’anni di solitudine di Gabriel Garcia Marquez – Un libro, questo, che andrebbe letto soprattutto per piacere e non solo per dovere. L’autore, morto lo scorso 17 aprile, ha lasciato un grande vuoto nel mondo letterario. La sua opera più famosa “Cent’anni di solitudine”, è tornata in auge (ed entrata addirittura nella classifica dei libri più venduti) nonostante sia stato scritto nel 1967. Non è del tutto sbagliato pensare che un suo testo, magari proprio questo, potrebbe essere riproposto in sede di esame.

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I GRANDI CLASSICI DELLA LETTERATURA – Nonostante le grandi tematiche attuali, non bisogna certo dimenticare i grandi classici della letteratura, che accompagnano ogni studente durante i 5 anni delle scuole superiori.  Se non l’avete ancora fatto (o semplicemente per farvi una bella ripassata) ecco i titoli che non dovrebbero mancare nel vostro zaino.

 

La coscienza di Zeno di Italo Calvino

Rimasto incompreso per lungo tempo, “La coscienza di Zeno” è il più importante romanzo di Svevo e uno dei capolavori della letteratura italiana contemporanea. È il resoconto di un viaggio nell’oscurità della psiche, nella quale si riflettono complessi e vizi della società borghese dei primi del Novecento, le sue ipocrisie, i suoi conformismi e insieme la sua nascosta, tortuosa, ambigua voglia di vivere.

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I malavoglia di Giovanni Verga

Un romanzo come “I Malavoglia” non si può riassumere: la storia di questa famiglia di pescatori di Aci Trezza, paesino in provincia di Catania, è ormai considerata una sorta di manifesto del verismo italiano e un classico della nostra letteratura. L’umanità dei vinti di Verga, immancabilmente falciati da un destino crudele e implacabile, si muove corale con quieto e desolato lirismo, sostenuta da quella fede nella provvidenza che rimane l’unica consolazione di fronte all’immutabilità del ciclo della vita.

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Ultime lettere di Jacopo Ortis di Ugo Foscolo

La passione impossibile per una donna promessa a un altro, la lotta contro l’oppressione straniera, la fine delle illusioni giovanili. Un protagonista indimenticabile, al tempo stesso ardente e impulsivo, sensibile e fragile. Un capolavoro che segna la nascita del nuovo eroe romantico.

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Il Decamerone di Giovanni Boccaccio

Le straordinarie storie di Giovanni Boccaccio trovano nuova linfa in un’opera originalissima, la prima di un filone di traduzioni d’autore di classici dall’italiano antico al contemporaneo, che conserva il ritmo serrato dell’originale, ma in una lingua moderna, agile, godibile e accessibile a tutti. Scevri da ogni intento moralistico e ogni fronzolo letterario, gli intrighi, le avventure, le beffe e i personaggi del nuovo Decamerone acquistano così un sapore più sciolto e più vicino al gusto moderno.

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Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello

“Il fu Mattia Pascal”, il più famoso dei romanzi pirandelliani, riveste un’importanza fondamentale nella letteratura italiana del Novecento. Grottesco antieroe, Mattia Pascal è uomo senza certezze e senza vocazioni. Creduto morto dopo una fuga da casa, pensa di approfittarne per cambiare vita, ma il desiderio di spezzare le catene delle convenzioni sociali, lo slancio verso la riconquista di un’originaria purezza e autenticità falliscono: perché la vita deve comunque darsi una forma, e la fatica che bisogna affrontare per crearne una nuova è talora così grande che ci costringe a rientrare precipitosamente nella vecchia.

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Uno, nessuno e centomila di Luigi Pirandello

A tutti è capitato di stupirsi nello scoprire come gli altri possano avere un’immagine di noi diversa dalla nostra, visto che noi sappiamo cosa c’è sotto la maschera e gli altri non vedono che questa, dal di fuori. Ma una simile scoperta per Vitangelo Moscarda, il protagonista di questo romanzo filosofico di Pirandello, è letteralmente esplosiva: l’io negato e il fallimento di ogni provocazione mirante a creare un confronto con gli altri su un piano più profondo delle forme, delle convenzioni e delle aspettative sociali, sboccano in un’accettazione volontaria della propria frammentarietà irriducibile e del proprio nascere e morire ogni istante, come è d’altra parte di ogni forma di vita nella natura.

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