Sei qui: Home » Libri » Enrica Manenti (AIB), ”Ricordiamoci del ruolo delle nostre biblioteche prima che esse chiudano”

Enrica Manenti (AIB), ”Ricordiamoci del ruolo delle nostre biblioteche prima che esse chiudano”

Le biblioteche? Sono un antidoto contro l'appiattimento del pensiero dell'uomo.Parola del presidente nazionale AIB Enrica Manenti, intervistata in occasione del BiblioPride, la Giornata Nazionale delle Biblioteche in programma da domani a Milano e in tutta Italia...

Il presidente nazionale AIB Associazione Italiana Biblioteche spiega in cosa consiste il BiblioPride, analizza lo stato delle biblioteche in italiane e sottolinea l’importanza della presca di coscienza non solo delle istituzioni, ma di tutta la cittadinanza circa il ruolo delle biblioteche

 

MILANO – Le biblioteche? Sono un antidoto contro l’appiattimento del pensiero dell’uomo, ma rischiano di scomparire se non vengono sostenute, in primis dai cittadini stessi. Parola del presidente nazionale AIB Enrica Manenti, intervistata in occasione del BiblioPride, la Giornata Nazionale delle Biblioteche in programma da domani a Milano e in tutta Italia. Il responsabile dell’Associazione Italiana Biblioteche spiega in cosa consiste il Bibliopride e parla dello stato delle biblioteche in Italia.

  

Qual è l’importanza di una giornata interamente dedicata all’orgoglio bibliotecario?
L’importanza di una giornata dedicata all’ orgoglio bibliotecario, anzi di due settimane in cui si cerca di far discutere della professione e di biblioteche è, secondo noi, cruciale. I bibliotecari sono consapevoli dell’ importanza strategica delle biblioteche in un mondo in cui la crisi economica tende ad aumentare le diseguaglianze, già laceranti anche nella nostra società, con la  globalizzazione dei prodotti e dei mercati che tende ad appiattire le persone su un profilo di consumatore. Anche la ricerca scientifica e la formazione delle giovani generazioni rischiano un costante impoverimento, un abbassamento di livello, un appiattimento su posizioni e convinzioni ortodosse perché dominanti nella informazione e comunicazione. Le biblioteche sono un antidoto contro questa situazione.      
  
Quali sono le novità di questa edizione?
La principale novità del BP 2015 è la dimensione compiutamente internazionale. Infatti abbiamo aggiunto alla tradizionale partecipazione degli  Istituti italiani di cultura  all’ estero un convegno internazionale il cui titolo è emblematico del messaggio che vogliamo veicolare: “strong libraries strong societies”. Il respiro internazionale proviene anche dalla promozione  anche in Italia  della Dichiarazione di Lione con la quale le  organizzazioni bibliotecarie di tutto il mondo attraverso il coinvolgimento di più soggetti  possibili segnalano con forza alle Nazioni Unite che le biblioteche possono essere fondamentali per la realizzazione del diritto all’ informazione come uno dei motori dello sviluppo sostenibile. Il Comune di Milano, nella persona del Sindaco Pisapia, sottoscriverà, prima importante  citta italiana, questo documento.
 
Qual è lo stato di salute delle biblioteche italiane? Quali sono le principali problematiche?
Lo stato di salute delle biblioteche  in Italia è molto differenziato: mentre praticamente tutte sono colpite da tagli, alcune sono riuscite a barcamenarsi in attesa di tempi migliori, mentre per altre i tagli  si sono sommati ad altri tagli, portando a fare scelte superficiali  e a volte brutali, con la messa in discussione della possibilità stessa di erogare i servizi. Anche se assistiamo a chiusure  di biblioteche (causate di questi tempi dal fatto che  ad es. si è sottovalutato il ruolo di sostegno e gestione che molte Provincie avevano per le biblioteche e per i sistemi bibliotecari), il rischio più grave e diffuso e che queste strutture muoiano di morte non naturale ma  prevedibile. Intendo dire che se per anni riduciamo il budget per gli acquisti, non rinnoviamo arredi e attrezzature, tagliamo sulla promozione, non sostituiamo il personale professionale, riduciamo  gli orari di apertura, inevitabilmente gli utenti diminuiranno, il servizio scadrà di qualità, non sara possibile attrarre risorse  sufficienti e cosi via con  un circolo vizioso pessimo. E’ a questo che  i bibliotecari si ribellano.
 
In una società sempre più volta al digitale, quali sono i servizi e le opportunità offerte dalle biblioteche che sfruttano le nuove tecnologie?
Le biblioteche italiane si sono adeguate al digitale si può dire con entusiasmo. Nelle biblioteche ci sono moltissime fonti disponibili di carattere digitale, esse sono immerse nel mondo del web, possono avere un’importante ruolo per orientare gli utenti nel mare magnum del digitale e di Internet, di cui conoscono vantaggi, potenzialità  e difetti.   
 
Cosa possono fare i cittadini per sostenere le biblioteche?
I cittadini possono sostenere le biblioteche nella loro vita quotidiana, considerandole per primi  strutture indispensabili necessarie in ogni paese ed in ogni scuola. Rivendicare un investimento pubblico e privato per queste strutture, segnalare lacune, mancanze è  segno di attenzione. Non dobbiamo aspettare il rischio di chiusura della biblioteca vicino casa o dell’ università o della scuola dove studia nostro figlio per renderci conto dell’ importanza delle biblioteche e per prendere posizione.   

21 maggio 2015

© RIPRODUZIONE RISERVATA

ยฉ Riproduzione Riservata